(AGENPARL) – mar 15 novembre 2022 COMUNIC
ATO STAMPA
AL VIA OGGI IL CONVEGNO INTERNAZIONALE SU: “L’ITALIANO FUORI
D’ITALIA OGGI: UNO SGUARDO SULLE VARIETÀ DEL REPERTORIO
DEGLI EMIGRATI”
L’evento scientifico, che potrà essere seguito anche in diretta streaming, è in programma
oggi e domani nell’aula magna di Palazzo Gallenga
Perugia 15 novembre 2022/sg L’Italia è da sempre luogo d’incontro di popoli e
ambito di scambi commerciali e culturali, terra di percorsi migratori plurali e stratificati,
piattaforma di migrazione e di esodo.
Per fare il punto “linguistico” sui flussi di popolazioni che hanno attraversato l’Italia o
che vi hanno vissuto, l’Università per Stranieri di Perugia organizza oggi e domani un
convegno internazionale in cui si cercherà di promuovere un aggiornamento della mappa
linguistica relativa alle migrazioni nel nostro paese ed inoltre di documentare la fisionomia
dell’italiano odierno fuori d’Italia. Ciò attraverso un nutrito programma di contributi di taglio
sia teorico che empirico, connotati da approcci e prospettive diverse. I lavori si
concentreranno in particolare sui “nuovi” italiani e sui nostri emigranti, ovvero su coloro
che anche in tempi recenti hanno lasciato l’Italia e che risiedono all’estero.
L’assunto scientifico da cui il convegno prende le mosse è che l’emigrazione
dall’Italia è un dato endemico, costitutivo dell’impalcatura nazionale e presente da prima
dell’Unità: negli ultimi 16 anni, ad esempio, gli italiani che sono andati a risiedere oltre
confine sono aumentati dell’82%, a fronte di una popolazione autoctona che invece sta
sprofondando in un lungo e gelido inverno demografico. Protagonisti di questa nuova
stagione migratoria sono sia giovani (nella fascia di età fra i 20 e i 34 anni), che nuclei
familiari con minori, e anche persone mature (tra i 50 e i 65 anni). Rispetto al passato,
inoltre, le differenze di genere si sono attenuate e sono molte le donne che partono per
realizzarsi personalmente e professionalmente. Ma espatriano anche i “nuovi” italiani,
ovvero i cittadini di origine straniera divenuti italiani grazie allo ius sanguinis o alla lunga
residenza in Italia: sono infatti circa 79mila i nuovi italiani che tra il 2012 e il 2019 hanno
trasferito la loro residenza all’estero, soprattutto albanesi, macedoni, kosovari, bangladesi,
indiani e pakistani.
“Sulla base di questi e di altri dati il convegno – spiega la docente unistrapg Francesca
Malagnini, che insieme a Roberta Ferroni ha organizzato l’evento – intende riflettere sulle
dinamiche linguistiche in uso nelle comunità italiane nel mondo; documentare le varietà
degli italiani e dei “nuovi” italiani che risiedono all’estero; analizzare i rapporti di contatto
fra le lingue d’origine e quella del paese ospitante; indagare l’identità sociale e culturale
degli emigrati italiani e dei nuovi italiani che vivono fuori dai confini nazionali; prospettare
nuove politiche linguistiche”.
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