
(AGENPARL) – gio 20 ottobre 2022 Governo: Lettera aperta di un imprenditore “I ministri che vorremmo”
“Da imprenditore, culturalmente moderato, chiedo di poter esprimere qualche preferenza e auspicio che ripongo nella composizione del futuro esecutivo a guida Giorgia Meloni”. Inizia cosi la lettera aperta di Andrea Camaiora, Ceo del gruppo The Skill, pubblicata dal giornale online Beemagazine, in vista della formazione del nuovo governo. “Lasciate perdere chiacchiere e registrazioni masochiste sul dialogo con Putin. Politica e diplomazia non si fanno con i muri. Antonio Tajani e Stefania Craxi sono i nomi giusti per gli Affari esteri, credibili. Il primo in Europa, la seconda nel mondo, con anche un’approfondita conoscenza del dicastero, dove ha già lavorato egregiamente. Un nome che dà fiducia e’ quello di Raffaele Fitto agli Affari europei, anche se per l’esponente pugliese la Meloni dovrebbe forse riflettere su un incarico di maggior peso. Se poi dedicarsi a un settore per anni ha un senso deve pure averlo in politica. Edoardo Sylos Labini dovrebbe essere il primo e unico nome per il ministero della Cultura”. La lista dell’imprenditore continua: “Alla Giustizia c’e’ solo un candidato giusto, Carlo Nordio. L’unico che può portare a termine una seria e definitiva riforma senza ipoteche di alcun tipo e senza conflitti d’interesse. Avremmo voluto vedere Edoardo Rixi alle Infrastrutture e magari Andrea Costa o Maurizio Lupi alla Salute: chi scrive predilige i tecnici, ma non quando ci sono valide soluzioni politiche. Alla Difesa un gran nome sarebbe Giuseppe Cossiga, conosce benissimo il settore e il ministero e ha il pregio di non avere (mai avuto) sete di potere. Il nome della presidente Casellati è autorevole alle Riforme, con l’auspicio che magari possa prima o poi ritornare al CSM dove si era fatta apprezzare per la determinazione. Un ministro politico al MEF è ciò che serve per non rimanere ingessati, dunque c’è speranza nell’esperienza maturata da Giancarlo Giorgetti”. L’appello si chiude con una richiesta ai futuri ministri: “Per favore scegliete i giusti collaboratori. Ci sono grand commis d’Etat che hanno già avuto importanti esperienze nei governi di centro destra del passato che possono essere il miglior viatico per un effettivo buongoverno”.