
(AGENPARL) – ven 07 ottobre 2022 [Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui](https://confagritorino.musvc2.net/e/r?q=Q4%3d0vQ5K_txhr_58_7sUw_G8_txhr_4CpTzXxa.gJpAnP5.5qJ_7sUw_G8h_OfuR_YuJpI.pKrU_7sUw_G8_txhr_5Cu7n_OfuR_ZsH_txhr_4C_7sUw_G8vVuanJ_7sUw_H6pVv6._txhr_5ACIyaC-83gu_JSze_Uf0-_7sUw_H33Ir.9-_txhr_4cC_JSze_UfM5_JSze_T8NCb9-DpTn_Of8p3cuR_ZpZ-hVrVn_OfuR_ZsRwLEpEsb%265%3d3YOSAf%26s%3dEwPA54.KtL%26kP%3dJZ3a%261%3dS%26p%3dZIaB%26L%3dHY9d%269%3d-Y8bJb6aHS&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt)
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Venerdì 7 Ottobre 2022 – Beata Maria Vergine del Rosario
Na maremadòna prudenta a fa la nòra cuntenta.
“Il giusto prezzo per una filiera latte sostenibile” Dairy Summit il 13 ottobre a Bologna
Torna, giovedì prossimo 13 ottobre, per la sua 4° edizione, il Dairy Summit, l’appuntamento di riferimento dedicato alla filiera del latte. L’evento che si svolgerà a Bologna (Palazzo De’ Toschi, Sala Convegni, Piazza Minghetti 4/d) offre l’opportunità a tutti gli operatori di incontrarsi e fare sistema, dall’allevamento alla trasformazione, fino alla distribuzione.
Il tema portante di quest’anno è “Il giusto prezzo, per una filiera latte sostenibile”, un obiettivo che ultimamente non sembra alla portata di tutte le realtà produttive italiane, come dimostrano le cronache di questi giorni: nonostante l’aumento delle quotazioni della materia prima e dei derivati, la redditività dei produttori e dei commercianti non sempre viene raggiunta. Questo perché contemporaneamente si sta verificando un incremento, spesso più rapido, dei costi di produzione. Un’ulteriore criticità è rappresentata dai fenomeni speculativi sulle materie prime, non comprovati, ma neppure da escludere.
L’evento indagherà sulle dinamiche che intervengono all’interno della filiera lattiero casearia grazie al contributo dei maggiori economisti del settore agroalimentare, del mondo politico, della produzione, della trasformazione, dell’industria e del retail.
Per Confagricoltura parteciperà alla manifestazione il vice presidente nazionale, Matteo Lasagna.
“Coltiviamo agricoltura sociale”: le candidature fino al 20 ottobre prossimo
Ancora pochi giorni per partecipare alla 7° edizione del Bando “Coltiviamo agricoltura sociale”, il premio ideato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata, che punta a valorizzare, attraverso l’agricoltura, questa forma di welfare per offrire supporto, riabilitazione e reinserimento sociale alle persone più fragili.
Quest’anno, oltre ai tre premi da 40 mila euro uniti a tre borse di studio per frequentare il Master di Agricoltura Sociale presso l’Università di Roma Tor Vergata, è stato aggiunto un “premio speciale 2022” per un progetto di gestione e riqualificazione del verde pubblico, al quale potranno partecipare anche le cooperative sociali non agricole. Il progetto vincitore riceverà 20 mila euro.
I progetti dovranno essere presentati sia per e-mail sia per posta raccomandata AR.
Maggiori informazioni su [www.coltiviamoagricolturasociale.it](https://confagritorino.musvc2.net/e/t?q=9%3dIVXWQc%260%3dW%266%3dWReR%26I%3dQcOa%26I%3d7s5yDBND_Niwn_Ys_Loyh_V4_Niwn_XxQKS.uI0P1P775IyC0C1K4NINsMC9150A.1N%262%3dICMJ9J.H3P%261M%3dSdIX&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt)
Confagricoltura donna: fondamentale l’impegno femminile in agricoltura
In dieci anni l’ingresso delle donne nelle società di capitali e di persone, nella fascia di età dai 18 a 29 anni, è più che raddoppiato, salendo dal 14% al 33,7%, a dimostrazione che la partecipazione femminile a tutti i livelli, anche e soprattutto in una fase critica per l’economia, costituisce una componente vitale all’interno del sistema produttivo nazionale che va adeguatamente incoraggiata». Lo ha detto Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna, aprendo i lavori dell’incontro “Donne in agricoltura: da sempre protagoniste del cambiamento” promosso da Confagricoltura Donna Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia che si è tenuto nell’agriturismo Battibue a Fiorenzuola D’Arda (PC).
Per rendere più evidente la centralità del ruolo della donna in agricoltura insieme alla sua capacità di affrontare con determinazione le difficoltà e i cambiamenti, sono state invitate all’evento la professoressa Guendalina Graffigna, ordinario di Psicologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la ricercatrice storica Marialuisa Ricotti e due giovani imprenditrici che dell’innovazione hanno fatto una regola di vita.
“Se il 15% delle donne che ha studiato nelle facoltà di scienze agrarie – ha precisato Graffigna a proposito di prospettive lavorative – dopo il primo anno dalla laurea non sta lavorando né cerca lavoro, trascorsi tre anni solo più il 5% si trova in questa condizione; una percentuale destinata ad azzerarsi a cinque anni”.
“Intuizioni, conoscenze, capacità di trasformare in economia saperi antichi trasmessi attraverso le generazioni – ha affermato Marialuisa Ricotti tracciando un excursus sull’agricoltura coniugata al femminile dal Medio Evo al XX secolo – confermano la capacità delle donne, pur nel loro silenzio umile, di essere state e di continuare ad essere portatrici di innovazione nel settore agricolo, mettendo in gioco abilità e risorse umane di qualità”.
Matilde Maria Passamonti, 26 anni, divide il suo impegno tra l’università e l’azienda zootecnica di famiglia in provincia di Cremona, gestita al femminile da tre generazioni. “Le parole chiave per il successo – ha sottolineato – sono passione, voglia di fare squadra e aspirazione di riuscire a fare sempre meglio. Seguendo l’esempio delle grandi donne, come le due inventrici di un rivoluzionario metodo di genome editing, Jennifer Doudna ed Emmanuel Charpentier, premio Nobel 2020 per la chimica, occorre impegnarsi per abbattere le barriere all’ingresso, spesso fatte di pregiudizi”.
“Mi sono dedicata alla ricerca di nuove varietà da introdurre nei piani colturali; ho sviluppato le mappature dei terreni – ha poi spiegato Alice Consoli, presidente dei giovani di Anga Confagricoltura Emilia Romagna, laureata in ingegneria e impegnata nell’azienda in provincia di Modena dove coltiva grano, soia, sorgo, foraggio e barbabietole – Tutti i miei campi sono tracciati con un report dettagliato 4.0 dalla semina alla raccolta. Oggi nella nostra azienda non circola più carta, risparmiamo tempo ed energie”.
“Non è un caso – ha precisato a margine dell’incontro Paola Sacco, presidente di Confagricoltura Donna Piemonte – che, malgrado le difficoltà e la preoccupante crisi economica che stiamo attraversando, l’impegno femminile in agricoltura continui a crescere, seppur in maniera contenuta. Attenzione però: nonostante il settore primario sia rappresentato da una componente imprenditoriale femminile molto rappresentativa, inferiore solo al comparto dei servizi, resta ancora molto da fare per sostenere adeguatamente questa tendenza. Auspichiamo che il nuovo governo s’impegni in tal senso».
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