
(AGENPARL) – Roma, 06 ottobre 2022 –
La Commissione europea per l’efficienza della giustizia ( CEPEJ ) del Consiglio d’Europa presenta in un rapporto, profili nazionali e una banca dati interattiva (tutti pubblicamente disponibili) le principali tendenze dei sistemi giudiziari di 44 paesi europei e 3 Stati osservatori (*).
Questo decimo rapporto di valutazione dalla creazione del CEPEJ nel 2002 mostra in particolare le seguenti tendenze:
Per quanto riguarda il bilancio destinato alla giustizia:
· tra il 2010 e il 2020, gli stati mostrano un aumento costante ma disomogeneo; nel 2020 spendono in media 79 euro per abitante per il sistema giudiziario (ovvero 7 euro in più rispetto al 2018);
· il 66% di questo budget è destinato ai tribunali, il 24,5% alle autorità di accusa e il 9,5% al ??patrocinio a spese dello Stato;
· tra il 2018 e il 2020 si è registrato per il bilancio della Procura l’incremento percentuale più significativo, pari in media al 12%;
· si riconferma nel 2020 la crescente tendenza all’esternalizzazione di alcuni servizi;
· I paesi dell’Europa orientale spendono proporzionalmente di più per i servizi di accusa, mentre i paesi dell’Europa settentrionale e di Common Law investono relativamente di più in assistenza legale;
· tutti i paesi dispongono di un meccanismo di assistenza legale per le cause penali e non penali per garantire a tutti l’accesso alla giustizia, nel rispetto della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e della giurisprudenza della Corte.
Per quanto riguarda i professionisti della giustizia e i tribunali :
· il numero di giudici professionisti negli Stati membri e negli enti è leggermente aumentato (la media è di 22,2 giudici ogni 100 000 abitanti) con notevoli disparità tra gli stati e gli enti che possono essere in parte spiegate dalla diversità delle organizzazioni giudiziarie, da fattori geografici e/o l’evoluzione degli ordinamenti giuridici europei;
· da diversi anni ci sono più giudici e pubblici ministeri donne che uomini; allo stesso tempo è ancora presente il soffitto di vetro, cioè una sottorappresentanza delle donne nelle funzioni più alte; tuttavia, ci sono alcuni sviluppi promettenti ed esempi stimolanti per facilitare le carriere delle donne e promuovere l’equilibrio di genere nelle funzioni giudiziarie superiori e superiori; Gli avvocati europei sono ancora prevalentemente uomini, ma in questo settore sono visibili anche spostamenti a favore delle donne; il numero degli avvocati è ancora in aumento in Europa (la media nel 2020 è di 172 avvocati ogni 100.000 abitanti) ma la densità degli avvocati varia molto da uno stato all’altro;
· il rapporto tra gli stipendi dei giudici e gli stipendi medi nazionali mostra notevoli disparità in Europa: da 1,0/1,7 in Germania (a inizio/fine carriera) a 6,8/21,6 in Ucraina (a inizio/fine carriera ); lo stesso vale per i pubblici ministeri: da 0,8 in Irlanda a 4,1 in Albania a inizio carriera e da 1,7 in Germania e Lussemburgo a 7,8 in Georgia a fine carriera; in genere e per ragioni diverse, gli stipendi dei pubblici ministeri sono inferiori a quelli dei giudici;
· tra il 2010 e il 2020 il numero dei tribunali è in diminuzione in Europa e la specializzazione dei tribunali ha ancora una forte tendenza, anche se è stata rallentata nel 2020.
Per quanto riguarda gli utenti della giustizia :
· la pandemia di Covid-19 ha rafforzato la centralità degli utenti nel sistema giudiziario, comportando nuove sfide per l’accesso alla giustizia, nuove modalità di comunicazione ed erogazione dei servizi giudiziari e un’accelerazione della digitalizzazione della giustizia;
· sempre più Stati adattano le informazioni specifiche alle diverse categorie di utenti, in particolare ai più vulnerabili;
· più risorse e personale dovrebbero essere destinati a una migliore comunicazione con gli utenti della giustizia al fine di migliorare ulteriormente l’accesso alla giustizia e la fiducia nel sistema giudiziario;
· i dati sulla soddisfazione degli utenti dei tribunali possono essere utilizzati per fornire un servizio giudiziario migliore e più efficiente e per progettare soluzioni per aumentare la legittimità dei sistemi giudiziari.
Per quanto riguarda le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC):
· Gli Stati membri e le entità del CdE utilizzano sempre più le TIC a sostegno dell’attività giudiziaria e destinano all’informatizzazione una percentuale maggiore del bilancio dei tribunali rispetto agli anni precedenti;
· le sfide poste dalla pandemia di Covid-19 hanno offerto l’opportunità di sperimentare su scala più ampia ea un ritmo più rapido le potenzialità delle TIC per la comunicazione e la condivisione degli atti giudiziari; ciò ha richiesto molti adattamenti per bilanciare i vantaggi pratici della comunicazione a distanza con la necessità di rispettare i valori fondamentali della giustizia, garantendo equità, trasparenza, responsabilità, prevenendo abusi procedurali ed evitando il rischio di compromettere il volto umano e simbolico della giustizia.
Per quanto riguarda l’ andamento degli ordinamenti giudiziari :
· a causa delle restrizioni legate al Covid-19, i tribunali di tutta Europa hanno riscontrato problemi nell’esecuzione anche di operazioni di routine; tuttavia, non tutte le giurisdizioni sono state colpite allo stesso modo in cui stati ed entità hanno fatto ricorso a varie misure innovative per mitigare gli effetti del Covid-19;
· i tribunali di primo grado sono stati i più colpiti dalla pandemia; il secondo e il terzo grado sono stati più efficienti, sebbene abbiano ottenuto risultati leggermente inferiori rispetto al 2018;
· i tribunali sembrano essere i più veloci nella risoluzione dei casi di diritto penale mentre in materia amministrativa sono visti come i meno efficienti;
· nella maggior parte degli Stati e degli enti, i pubblici ministeri hanno migliorato i risultati presumibilmente a causa della diminuzione del numero di nuovi casi causata principalmente dalle misure per la pandemia di Covid-19;
· nel 2020 il numero dei casi in ingresso relativi ai richiedenti asilo e al diritto di ingresso e soggiorno per gli stranieri è diminuito, pur rimanendo elevato.
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(*) Dei 46 Stati membri del Consiglio d’Europa, solo Liechtenstein e San Marino non sono stati in grado di fornire dati. Israele, Marocco e Kazakistan hanno preso parte all’esercitazione in qualità di osservatori con il CEPEJ.