
(AGENPARL) – mer 05 ottobre 2022 Buongiorno,
in questo delicato periodo storico, in cui l’inflazione continua a impattare negativamente sul carrello della spesa delle famiglie italiane, occorre ancora di più prestare attenzione a fenomeni quali la [shrinkflation](https://www.altroconsumo.it/alimentazione/fare-la-spesa/news/shrinkflation), ovvero la tendenza a ridurre la quantità effettiva di prodotto all’interno delle confezioni, mantenendo invariato il prezzo.
Grazie alla collaborazione della community degli [ACmakers](https://acmakers.altroconsumo.it/?_gl=1*kpzd0q*_ga*MTYxODQwMjgyOC4xNjQ4ODI0MDc2*_ga_XCJSV3RD3N*MTY2NDcxNzU5NS4xNDguMS4xNjY0NzE3NjE5LjAuMC4w), il progetto che permette di partecipare in prima persona ai test e inchieste di Altroconsumo, sono state raccolte diverse testimonianze ed effettuate segnalazioni riguardanti prodotti che hanno subìto una riduzione della quantità contenuta nelle confezioni, senza un’adeguata rimodulazione del prezzo.
Questo tema risulta piuttosto caldo, tanto che anche l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un’istruttoria per verificare che le strategie adottate dai produttori di fatto non possano costituire una vera e propria pratica commerciale scorretta e violare così il Codice del consumo. L’Antitrust ha dichiarato che accerterà se il consumatore sia stato informato in maniera chiara e trasparente in etichetta del cambio di formato subìto dal prodotto: in caso contrario procederà a un approfondimento. In attesa di capire quali saranno le decisioni dell’Autorità, Altroconsumo continuerà a vigilare su nuovi possibili casi di shrinkflation.
L’unica soluzione possibile a disposizione dei consumatori è data dal prestare più attenzione nei punti vendita, valutando la reale convenienza degli articoli sugli scaffali, controllando il formato del prodotto, il peso o il volume, e verificare il prezzo al chilo o al litro.
Nell’approfondimento in allegato potete trovare maggiori dettagli relativi a questo fenomeno ormai consueto sugli scaffali dei nostri supermercati.
Giulia Stragapede