
(AGENPARL) – ven 23 settembre 2022 Un confronto ricco di spunti e approfondimenti al XIX Convegno Annuale Nazionale del CoDAU, l’organizzazione che raggruppa i Direttori Generali di tutte le Università italiane, pubbliche, private e telematiche. Tre giornate di lavoro, con il titolo: “Tra Storia e Futuro: costruiamo l’università che ci aspetta”.
Sono intervenuti per l’apertura dei lavori Maria Cristina Messa, Ministro dell’Università e della Ricerca, la Rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, il Presidente della CRUI, Ferruccio Resta e il presidente del Codau, Alberto Scuttari.
“Le riforme che hanno accompagnato il Pnrr sono state importanti. Puntano alla mobilità, e quindi a creare un sistema di movimento di docenti e personale tra atenei e enti di ricerca, e tra pubblico e privato. La mobilità tra atenei a tempo indeterminato, tra atenei e imprese è invece regolata da un contratto di 5 anni, senza perdite in termini di carriera e stipendio. Sono provvedimenti poco conosciuti. Se non lavoriamo su questa cultura e su questo aspetto di mobilità non si possono ottenere risultati. Con il Pnrr, mancano due riforme fondamentali: quella che la possibilità di spesa sia meno vincolata, un tasto dolente. Abbiamo qualche libertà su fondi Pnrr, non tutte quelle che volevamo. Altra riforma che non abbiamo potuto fare è quella che rivedeva le modalità di reclutamento e quindi dei concorsi universitari. Avevamo cominciato a lavorare su questo punto. Ci sono università che pur con le regole attuali hanno delle ottime capacità di reclutamento, quindi in questo momento è bene mutuare le buone pratiche di alcuni atenei. Non abbiamo potuto lavorare sulla legge di bilancio, che era complementare al Pnrr. Il mio successore dovrà lavorare su due emergenze: quella del costo dell’energia, passata in un anno, per le università, da 250 a 500 milioni di euro. Sul fronte salario, invece, la possibilità di diversificare quella del personale tecnico amministrativo e dei docenti”. Così la Ministra Messa.