
(AGENPARL) – gio 18 agosto 2022 Strage Vergarolla: S.Savino (FI), eccidio anti-italiano dimenticato
La strage di Vergarolla lascia in eredità due insegnamenti tra loro collegati: l’orrore della guerra e la vergogna della storia. Le vittime della strage sono morte due volte: dilaniate dall’esplosivo innescato da chi voleva cacciare gli italiani da quelle terre e sepolte da una congiura del silenzio che faceva comodo agli amici italiani di Tito. Una congiura che riguarda anche altre drammatiche pagine di storia di questo lembo di patria. Pagine che quando è stato impossibile nasconderle sono state scritte rimuovendo particolari scabrosi. Come la pessima accoglienza ricevuta in Umbria da Geppino Micheletti, medico e padre di due delle vittime della strage di Vergarolla, che nonostante lo strazio personale non esitò a soccorrere i feriti. Se ne andò da Pola per dimenticare l’orrore, incontrando la diffidenza e l’astio di chi etichettava gli esuli come fascisti che scappavano dal paradiso iugoslavo. A 76 anni di distanza non basta battersi il petto. Serve ricostruire con oggettività e onestà intellettuale le vicende del confine orientale, per consegnarle finalmente alla storia e lasciare finalmente riposare in pace anche le vittime dell’odio anti-italiano.
Lo scrive in una nota la deputata e coordinatrice di Forza Italia FVG Sandra Savino.