(AGENPARL) – Roma, 03 agosto 2022 – L’inflazione annua in Turchia è salita a quasi l’80% a luglio, come hanno mostrato i dati ufficiali mercoledì, con i prezzi alle stelle degli alimentari, immobili ed energia che hanno colpito duramente i consumatori.
L’Istituto statistico turco ha affermato che i prezzi al consumo sono aumentati del 79,6% rispetto all’anno precedente, in aumento di circa 1 punto percentuale rispetto ai dati di giugno.
Esperti indipendenti affermano che l’inflazione è molto più alta delle statistiche ufficiali. Gli economisti affermano anche che l’enorme aumento dell’inflazione è causato dalla convinzione non ortodossa del presidente Recep Tayyip Erdogan che gli alti costi finanziari portino all’inflazione nonostante la teoria economica consolidata.
La banca centrale turca ha ridotto i tassi di interesse di 5 punti percentuali da settembre al 14%, facendo affondare la valuta nazionale. Sebbene la banca non abbia effettuato ulteriori tagli quest’anno, le banche centrali di tutto il mondo si stanno muovendo nella direzione opposta, aumentando i tassi di interesse per combattere l’inflazione globale.
In confronto, l’inflazione annua ha raggiunto un record dell’8,9% nei 19 paesi che usano l’euro a luglio e un massimo degli ultimi quattro decenni del 9,1% negli Stati Uniti a giugno.
La lira turca ha perso il 44% del suo valore rispetto al dollaro USA lo scorso anno, erodendo la capacità delle persone di acquistare anche oggetti di base. Mercoledì il dollaro è stato scambiato a 17,95 contro la lira, con un valore della lira inferiore di circa il 25% rispetto all’inizio dell’anno.