
(AGENPARL) – gio 16 giugno 2022 ENERGIA. EV: CINGOLANI DIFENDE LE LOBBY CHE UCCIDONO IL CLIMA, MA È CONSAPEVOLE DI ESSERE IL MINISTRO DELLE FONTI FOSSILI?
“Quanto dichiarato dal Ministro Cingolani durante il Question Time in Aula al Senato rafforza tutte le nostre convinzioni: non è nemmeno consapevole del ruolo che riveste, è impossibile pensare che possa essere il ministro adatto per portare la transizione ecologica nel nostro Paese. Per lui fare il ministro altro non è che un esercizio di dichiarazioni. Propone tavoli su tavoli mentre l’Italia è senza acqua.
Così, in una nota, i co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, che prosegue:
“Ancora una volta il ministro va contro la stessa transizione che da il nome alla poltrona che ricopre. Dichiarare apertamente di essere contrario al voto europeo sul gas, arrivato proprio pochi giorni fa con le Commissioni ENVI e ECON che hanno rigettato la proposta della Commissione di includere gas e nucleare negli investimenti green, vuol dire essere contrario al futuro del Pianeta. Ci racconta che la transizione ecologica è troppo rapida e poi parla della necessità di un cambio culturale. Cingolani è ben consapevole che dovrebbe agire ora, ma questo suo comportamento è scientificamente studiato, ovvero quello di difendere l’industria fossile che uccide il clima.
Questo è un ministro che non ha fatto assolutamente nulla per garantire il rilancio delle rinnovabili e continua a rappresentare solo quegli interessi e quelle lobby che oggi vogliono fermare le rinnovabili e vogliono far pagare l’energia ad alto costo allo Stato e agli italiani.
Il ministro Cingolani blocca le auto elettriche, sostiene il nucleare che, senza acqua, si ferma proprio come si stanno fermando le centrali termoelettriche. Per lui, chi si occupa di rinnovabili è un lobbista mentre ENI e le altre multiutility dell’energia sono dei benefattori che in soli sei mesi hanno realizzato extra profitti per 40 miliardi di euro, mandando sul lastrico famiglie e imprese.
Farebbe meglio a dimettersi – concludono Bonelli ed Evi – e permettere anche all’Italia di accelerare verso le rinnovabili e l’efficienza energetica, l’unica strada da percorrere per scongiurare la crisi climatica che incombe”.
GIANFRANCO MASCIA