
(AGENPARL) – mar 10 maggio 2022 Piazza Tancredi, 7
UFFICIO I 73100 Lecce
COMUNICATO STAMPA
MOSTRA “FRANCESCO DE MATTEIS”
AL MUSEO MUST DAL 13 MAGGIO AL 13 SETTEMBRE 2022
Nasce da una collaborazione tra il TASC – Laboratorio Territorio, arti
visive e storia dell’arte contemporanea del Dipartimento di Beni
Culturali dell’Università del Salento e il MUST – Museo Storico della Città
di Lecce la mostra “Francesco De Matteis”, allestita nelle sale del piano terra
del MUST (via degli Ammirati 11, Lecce) e visitabile dal 13 maggio
(inaugurazione alle ore 18.30) al 13 settembre 2022.
La Direttrice del MUST Claudia Branca e il professor Massimo Guastella,
docente di Storia dell’arte contemporanea a UniSalento, sono i curatori di questa
mostra antologica e filologica, primo riordino della produzione artistica dello
scultore Francesco De Matteis, nato a Lecce alla metà dell’Ottocento e vissuto a
Napoli fino alla sua morte (1852-1917). La selezione ha riguardato opere
provenienti da istituzioni pubbliche e collezioni private della Campania,
dell’Emilia-Romagna, del Lazio e della Puglia, oltre alla nutrita presenza di
testimonianze dematteisiane custodite nel Salento, a partire da quelle del Museo
“Castromediano” di Lecce e della Raccolta “Giannelli” di Parabita, per arrivare a
un diffuso collezionismo locale che molto apprezza le piccole sculture dell’artista
di origine leccese.
Sono 52 le opere in mostra: sculture di piccolo formato in bronzo e
terracotta, singole figure o gruppi che, a partire dalla banda di scugnizzi
intitolata “Ritorno a Piedigrotta”, che De Matteis donò nel 1899 al museo civico
di Lecce, ritraggono personaggi della scena popolare napoletana di fine
Ottocento e primi Novecento, “tanto simpatica, tanto vera, tanto umana”, per
usare le parole scritte nel 1888 da Ferdinando Russo.
«La mostra si pone in linea, da un lato, con la programmazione culturale del
MUST Lecce per iniziative di valore scientifico e divulgativo al tempo stesso (vedi
la mostra “Ricamata Pittura” dedicata a Marianna Elmo), dall’altro con gli
obiettivi universitari della terza missione e in particolare con il consolidamento
del rapporto con il territorio, sia per scopi di ricerca che per fini didattici», spiega
Massimo Guastella, «e mira a portare in luce più organicamente la produzione, e
non di meno il profilo biografico, di un artista ancora poco studiato. L’iniziativa
consolida i rapporti tra MUST e Dipartimento di Beni Culturali, già legati da una
convenzione».
Ha affiancato i curatori un comitato scientifico composto da studiosi
provenienti da diverse istituzioni nazionali: Raffaele Casciaro (Dipartimento di
Beni Culturali, Università del Salento), Lia De Venere (già Accademia di Belle
Arti di Bari), Diego Esposito (MUSAP – Museo Circolo Artistico Politecnico
Napoli), Alfonso Panzetta (Accademia di Belle Arti di Bologna), Isabella
Valente (Università Federico II di Napoli). Alle attività di ricerca e di studio
hanno collaborato la dottoranda di ricerca Federica Coi, le laureate in Storia
dell’Arte Rosanna Carrieri e Alessandra Roselli e le laureande magistrali
Alessia Brescia ed Erika Presicce, coinvolte all’interno del laboratorio TASC
nelle indagini biografiche e nelle ricognizioni archivistiche e bibliografiche.
Per meglio comprendere le relazioni culturali tra il Salento e Napoli, centro
di formazione per gli artisti meridionali ancora sino al primo Novecento, il
Piazza Tancredi, 7



