
(AGENPARL) – mer 06 aprile 2022 Lugo, 6 aprile 2022
Unione: aggressione all’Ucraina,
il Consiglio chiede la massima mobilitazione delle istituzioni
Approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna la giunta della Bassa Romagna
in diverse azioni di sostegno alla popolazione
Il Consiglio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha approvato all’unanimità un
ordine del giorno di condanna dell’aggressione all’Ucraina.
Il documento chiede alle istituzioni nazionali il massimo sforzo affinché si eviti
l’escalation militare, nel rispetto dell’articolo 11 della Costituzione italiana, preservando
la pace nel continente europeo, secondo i principi della comunità internazionale che
l’Onu deve garantire, nonché di fermare l’invasione dell’Ucraina tornando
all’applicazione degli accordi di Minsk e al rispetto degli accordi di Helsinki, ribadendo il
principio fondamentale dell’inviolabilità delle frontiere.
L’ordine del giorno invita inoltre la giunta dell’Unione della Bassa Romagna a
promuovere e a partecipare a ogni possibile mobilitazione contro l’aggressione russa, e
a promuovere, coordinare e sostenere qualsiasi aiuto umanitario necessario alle
popolazioni coinvolte, iniziando dai cittadini ucraini residenti in Bassa Romagna per
aiutarli nelle loro necessità amministrative e logistiche, anche nell’ottica di mantenere la
comunicazione o favorire il ricongiungimento con i loro familiari rimasti in Ucraina.
Inoltre, viene chiesto alla giunta di promuovere un tavolo di coordinamento delle
iniziative di sostegno ai cittadini ucraini messe in campo dalle associazioni di
volontariato locali, nazionali e internazionali per rendere più efficace e tempestiva la
generosità dei cittadini e contestualmente a chiedere alle forze dell’ordine la massima
attenzione per contrastare ogni eventuale tentativo di truffa legato a questa emergenza.
«Essere costretti a lasciare il proprio paese, le proprie case e in moltissimi casi parte
delle proprie famiglie è una violenza che in queste settimane la popolazione ucraina ha
subito in modo drammatico – ha commentato Eleonora Proni, presidente dell’Unione -.
La rete dell’accoglienza si è subito attivata anche nel nostro territorio, coordinata dalla
Prefettura con il supporto dell’Area Welfare dell’Unione dei Comuni e il prezioso apporto
di associazioni di volontariato e parrocchie. Tra tante difficoltà e sofferenze, il nostro
dovere come istituzioni e come comunità è quello di accogliere chi fugge dalla guerra e
garantirgli non soltanto beni di prima necessità, ma momenti di normalità e di
vicinanza».