(AGENPARL) – Roma, 12 dic 2021 – Adesso io penso che siamo arrivati alla tappa più significativa del nostro percorso, che è dare una casa politica a chi vuole battersi con noi contro il pensiero unico, un po’ le idee che ho cercato di tracciare, i valori di riferimento che ho cercato di tracciare in questo intervento. È un lavoro che abbiamo iniziato già tre anni fa quando annunciammo la nostra adesione al partito dei conservatori europei. Non era una scelta tattica, era una scelta di fronte.
Abbiamo partecipato alla crescita di questo fronte con il nostro lavoro appassionato, determinato e convinto. E ci è stato riconosciuto quando poco più di un anno fa 45 partiti conservatori del campo europeo e occidentale hanno scelto di affidare proprio a noi la guida del partito dei conservatori europei.
Allora io penso che sia arrivato il momento di unire ancora di più le forze che vogliono opporsi alla deriva imposta dalla sinistra accompagnata dalle lobby, come ci siamo detti finora, aprire ancora di più la nostra casa, dialogare con tanti altri conservatori, con tante altre culture, che come noi stanno su questo fronte.
Non parlo di un altro partito, non parlo di un simbolo diverso, parlo della legittima aspirazione di Fratelli d’Italia a guidare il campo conservatore, a parlare con molte più persone, a convincere quella maggioranza di italiani che la pensano esattamente come noi ma magari stanno in silenzio perché hanno paura o perché non hanno trovato il coraggio o perché non hanno trovato dei portavoce che potessero rappresentarli.
Noi abbiamo un bisogno disperato di dare coraggio e voce a queste persone. Ed è arrivato il momento anche per noi di essere ancora più inclusivi. Però una cosa la voglio dire: nessuno immagini il progetto di riunire sotto le nostre insegne, insomma di dare una casa anche a tanti altri patrioti che si battono come noi, come qualcosa di museale, come qualcosa di stantio, cioè se qualcuno pensa di domani di dipingerci coi bigodini e la parrucca seduti in salotto a bere il te delle cinque, diciamo che non ha capito niente.
Perché in realtà quello che abbiamo in testa è un progetto estremamente visionario.
Intanto mi ci vedete con i bigodini? E poi, come si sa, i salotti noi li lasciamo volentieri alla sinistra radical chic. Leggevo stamattina un titolo di un quotidiano, non so quale fosse, che diceva: “il salotto è a destra”. Signori, vi è sfuggito che siamo in una piazza, non siamo in un salotto. Noi i salotti li portiamo in piazza…
Noi questo progetto lo vogliamo costruire tra la gente, nelle periferie delle grandi città metropolitane, attraverso l’Italia dei mille campanili, nelle fabbriche e tra i lavoratori autonomi, nelle scuole e nelle università, nell’associazionismo e nelle redazioni di giornali, dall’ultimo consiglio di quartiere fino al Parlamento, e su altri 100 e più campi di battaglia.
Questo vogliamo fare per dare voce a chi non si rassegna al declino di questa Nazione. Conserveremo il nostro entusiasmo per ricordarci chi siamo, conserveremo le nostre radici per portarle dove andiamo, conserveremo i nostri sogni per questa terra che amiamo e conserveremo la coerenza perché noi non tradiamo.
Viva l’Italia. Viva Fratelli d’Italia, movimento dei patrioti e dei conservatori italiani.