
CATANZARO “Oggi, che è in vigore un apposito dispositivo normativo nel decreto Sostegni bis, tali trattenute applicate solo dall’Asp di Catanzaro non sono più legittime e dovrebbero essere restituite. C’è un dato incontrovertibile che non esiste altrove in Italia: inspiegabilmente nella stessa regione categorie di medici con lo stesso contratto godono di trattamenti economici diversi”. “Un’anomalia ingiustificabile che starebbe producendo l’effetto nefasto di far fuggire questi lavoratori con esperienza sul campo verso altri comparti o verso le altre ASP calabresi, con il risultato che le poche unità rimaste a Catanzaro subiscono sia il danno che la beffa: vale a dire che non solo hanno un carico di lavoro maggiorato, per coprire i turni che rimangono scoperti, ma anche godono di un trattamento economico notevolmente sfavorevole (hanno uno stipendio decurtato di 1/3!)rispetto a quello dei colleghi con identico contratto delle altre province calabresi – si legge ancora nella nota –. Una situazione questa a cui i vertici anziché rimediare lavorando con le altre Asp calabresi onde garantire l’uniformazione del trattamento economico su tutto il territorio regionale, sembrano orientati piuttosto a “mettere pezze” con assunzioni a tempo determinato di personale aggiuntivo alle prime armi e con un ricorso sempre più frequente all’elisoccorso”. (News&Com)