
REGGIO CALABRIA L’Autorità portuale di Gioia Tauro, dopo aver sottoscritto il Protocollo di legalità nel 2019 con la Prefettura di Reggio Calabria, sta portando avanti la battaglia contro l’illegalità negli scali interni alla sua circoscrizione. Non è un caso, quindi, se da inizio anno sono state allontanate dallo scalo di Gioia Tauro sei aziende, raggiunte da interdittiva antimafia. Nello specifico si tratta di ditte che esercitano attività di diversa natura, a cui è stato, immediatamente, revocato l’accesso in ambito portuale. “Tra queste – è scritto in un comunicato – alcune hanno operato all’interno dell’area portuale di Gioia Tauro, in qualità di autotrasportatori. Tra le altre, sono state raggiunte da interdittiva antimafia imprese di manutenzione a mezzi portuali di piazzale, ovvero attività variamente riconducibile a componente metallica e a movimentazione e trasporto di inerti. Queste ultime hanno operato, anche in regime di subappalto, con imprese appaltatrici di lavoro per conto dell’Ente. Appena ricevuta la comunicazione prefettizia, sono state, immediatamente allontanate dal porto mediante l’assunzione degli atti previsti da parte degli organi deputati all’esecuzione e al controllo dei lavori appaltati”. (News&Com)