
CATANZARO “La prima è ammettere che hanno ragione i sindaci nel determinare il valore delle Terme Luigiane – evidenza ancora Molinaro – ed allora occorre prendersi la responsabilità di dichiarare che la Regione Calabria non sa valutare e gestire il proprio patrimonio. Conseguentemente, il presidente Spirlì dovrebbe attivarsi, quanto meno, per la revisione del canone di concessione nei confronti dei comuni, oltre che trasmettere immediatamente tutto il fascicolo alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica, ed ai revisori contabili della Regione per gli adempimenti spettanti a ciascuno”. “Non è ammissibile che la Regione Calabria – prosegue il consigliere regionale della Lega – abbia dato in concessione, per poco più di ventimila euro all’anno, un bene che ne vale due milioni e mezzo all’anno. Si tratterebbe di consentire ai comuni di effettuare un “ricarico” di oltre il 12.000%, rispetto a quanto pagano alla Regione”. (News&Com)