
REGGIO CALABRIA “Va evidenziato, altresì, che la Commissione, pur avendo approfondito i provvedimenti emessi, non ha potuto ascoltare le ragioni dell’amministrazione regionale – dichiara Giannetta – considerato che la Segretaria generale Stefania Lauria ha, purtroppo, preferito sottrarsi al confronto democratico, adducendo profili di irregolarità regolamentari e che, in conseguenza della sua decisione, anche i dirigenti invitati non hanno preso parte ai lavori. La Commissione ha comunque proceduto all’audizione dei giornalisti interessati e del dottor Giuseppe Soluri, presidente regionale dell’ordine professionale, da cui è emerso che la determina, adottata dal dirigente generale su indicazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio, richiama una sentenza riguardante un giornalista, non definitiva, e quindi revocabile, che è stata già impugnata. Ciò implica – sottolinea Giannetta – che potrebbe essere riformata in tutto o in parte e con ciò far venir meno i presupposti dell’interruzione del rapporto di lavoro. Buon senso avrebbe suggerito che prima di assumere, erga omnes, decisioni così traumatiche si attendesse l’ulteriore provvedimento giudiziario”. “L’azzeramento dell’ufficio stampa – aggiunge Giannetta – è stato stigmatizzato dal Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria sotto il profilo dei diritti dei giornalisti che hanno prestato servizio senza interruzioni per tutti questi anni”. “La Commissione Speciale di Vigilanza – conclude Giannetta – si riserva di formalizzare un documento di sintesi e impegna l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ad esaminare, anche attraverso un confronto civile con gli stessi giornalisti e le loro rappresentanze ordinistiche e sindacali, la sostenibilità, giuridica, etica e sociale, delle ragioni poste a fondamento dell’azzeramento dell’ufficio stampa in considerazione delle ripercussioni che ne derivano per l’intero Consiglio”. Ai lavori erano presenti altri consiglieri regionali”. (News&Com)