
Rissa in piazza Europa, Caruso: “Una sconfitta per tutti, ma auspico che i responsabili paghino per il bene della collettività non abituata a questo”
(AGENPARL) – Aci Sant’Antonio,, 02 aprile 2021 – A seguito dalla rissa occorsa in piazza Europa lo scorso 29 marzo, rissa che ha portato alla denuncia, da parte dei Carabinieri, di 13 persone originarie prevalentemente di Aci Sant’Antonio, Aci Catena e Acireale, in maggioranza molto giovani, e in merito al quale si è registrato l’intervento del Garante per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune santantonese, Sebi Barbagallo, che ha spiegato come nell’attuale società “tre adolescenti su dieci prendono parte a risse o liti violente con l’intento di ledere l’altro” e che “il profilo di chi mette in atto comportamenti aggressivi ha a che fare con chi usa la tecnologia in maniera distorta, gioca d’azzardo, scommette online, fa uso di sostanze psicotrope e alcol”, il Sindaco, Santo Caruso, ha dichiarato: “Prima di ogni cosa mi preme fare presente che speriamo vivamente che il ragazzo che in questo momento si trova in ospedale si riprenda presto: come amministrazione ci stringiamo attorno all’apprensione di questa famiglia santantonese, a nome di tutta la comunità.
“In merito ai fatti dico solo che saranno gli inquirenti a fare chiarezza, e credo che ci siano tutti gli elementi affinché questo possa avvenire e affinché i veri responsabili non la facciano franca, per il bene di questa collettività composta da persone oneste, lavoratrici e lavoratori, una comunità non abituata ad assistere ad esempi di degrado antropologico e culturale simile.
“Sono molto dispiaciuto per il fatto di cronaca in sé, al di là del territorio, che in un caso simile ha un’importanza parecchio relativa. Sapere che ci sono giovani che usano violenza, probabilmente dietro banali pretesti, rappresenta una sconfitta per la società, a tutti i livelli, una sconfitta che si annida nella povertà educativa. È una sconfitta per la politica e per noi cittadini tutti: significa che non si è riusciti a trasmettere a questa parte fragile delle nuove generazioni i valori del dialogo, del confronto, del rispetto. È un errore che ricade sulle generazioni come la mia, al quale però possiamo ancora porre rimedio con politiche mirate, capaci di aggregare ed educare”.
“Al netto di come si evolverà questa vicenda e quali saranno i suoi sviluppi, quindi, una riflessione politica ben al di là del territorio possiamo farla riguardo tanto l’esigenza di riaffermare valori che spesso diamo per scontati quali il dialogo, il confronto e il rispetto, quanto quella di avviare politiche che puntino all’aggregazione e al civismo.
“Nel 2021 non è ammissibile leggere ancora certe notizie”.