
CATANZARO “È vero che il decreto Calabria prevede una specie di task force per il commissario – afferma Vono – ma non sono mai stata convinta che delle persone recuperate, attraverso comandi e utilizzi, senza vere competenze possano essere utili se non a creare ulteriore confusione in un settore dove la competenza gestionale e sanitaria è fondamentale”. “Avevo anche proposto degli emendamenti al decreto – prosegue l’esponente di Italia Viva – affinché si rispettasse la legge nella nomina dello stesso commissario che proprio ai sensi dell’art.25 septies del d.l.119/2018 deve rispondere a determinate caratteristiche di qualificate e comprovate professionalità ed esperienza di gestione sanitaria”. “In ogni caso sarò sempre presente – conclude Vono – a difesa del nostro sistema sanitario per la tutela dei cittadini calabresi che hanno diritto alle cure come ogni cittadino italiano e, a fianco di chiunque lavori per il bene della Calabria interesserò i vertici nazionali per superare anche, una volta per tutte, il vero cancro calabrese: il dogma unico della Calabria illegale da curare”. (News&Com)