
(AGENPARL) – Roma, 20 gen 2021 – “Oggi autorizziamo 32 miliardi di nuovo deficit, ci costeranno 4,1 miliardi di interessi passivi nei prossimi dieci anni, potevano costarci zero o, anzi, avremmo potuto anche guadagnarci un po’ grazie ai tassi negativi che avremmo avuto accedendo alla linea pandemia del Meccanismo Europeo di Stabilità. I prestiti del Recovery plan hanno molteplici condizionalità, tra cui il rispetto delle regole europee, l’accoppiamento obbligatorio alle riforme, la destinazione di spesa nei settori indicati dalla Commissione Europea e il controllo di un organismo, il Comitato Economico Finanziario, composto dai rappresentanti delle banche centrali e del tesoro degli Stati membri.” lo dichiara il Presidente della Commissione Finanze e deputato di Italia Viva, Luigi Marattin che prosegue: “Nessuno ha ancora spiegato in questo Parlamento perché non si fa lo stesso con i 36 miliardi del MES che hanno come unica condizionalità l’utilizzo di quelle risorse per l’emergenza sanitaria legata al Covid. La decisione di non ricorrere al MES è stata dettata dal peggior populismo che ha utilizzato slogan per lucrare consenso di chi trova comodo dire solo “No” e individua sempre negli altri il colpevole dei propri guai.” conclude Marattin annunciando il voto favorevole di Italia Viva allo scostamento di bilancio.