
CATANZARO L’Europa – sottolinea Pitaro – mira alla ricostruzione dell’economia all’insegna del riequilibrio territoriale, parità dei diritti, inclusione sociale, lotta alla povertà, sistemi sostenibili di produzione, rispetto dell’ambiente e digitale, ma per l’Italia il Fondo dovrà anche ribaltare il modello duale di sviluppo che ha generato il drammatico divario di cittadinanza Nord-Sud. Per riuscirci, occorrerà non derogare da due direttici fondamentali: l’aumento degli investimenti al Sud e il rispetto del principio di addizionalità. Va da sé, inoltre, che per utilizzare bene le risorse del Fondo, la Regione deve poter disporre di un’organizzazione burocratica efficiente e dinamica. Ai dirigenti che si occuperanno del dossier – conclude Pitaro – è richiesto un salto di qualità. Non basta studiare leggi e norme da rispettare, ma bisogna saper produrre valore, utilità e innovazione, assumendosi la responsabilità di conseguire i risultati programmati. In tal senso l’Osservatorio potrebbe anche cooperare, attraverso i contributi delle categorie produttive e delle istanze della società civile, per ovviare alle insufficienze della Regione circa la programmazione, gestione e spesa, la stratificazione normativa, la complessità delle procedure e il rispetto dei tempi nella realizzazione delle opere”. (News&Com)