
CATANZARO La tempestava quotidianamente di messaggi denigratori, rivolti a lei ed alle sue amiche più strette, provocandole uno stato di ansia e di turbamento. Inoltre, la seguiva dovunque andasse, interferendo nella sua sfera di relazioni ed avvicinando persino il suo nuovo compagno, presentandosi sotto l’abitazione dello stesso e chiamandolo più volte sul telefono cellulare. Tale comportamento violento ed aggressivo veniva posto in essere anche nei confronti del loro figlio di anni quattro, il quale veniva continuamente insultato e umiliato dal padre, tanto da costringerlo ad avviare un percorso di cura neuro-psichiatrico. Il bambino, inoltre, assisteva a quasi tutte le condotte perpetrate dal padre nei confronti della madre. In un’occasione, il padre abbandonava il bambino in balia di un pipistrello, dandosi alla fuga e scatenando il suo pianto disperato, mettendone così a rischio l’incolumità fisica. Considerata la gravità dei fatti esposti, personale del Commissariato Lido, dopo aver svolto minuziose indagini, deferiva il nominato in oggetto alla locale Procura della Repubblica, che richiedeva ed otteneva la misura cautelare a cui F.A. veniva sottoposto. (News&Com)