
(AGENPARL) – ROMA, 15 dic 2020 – Il lavoro agile d’emergenza, durante i mesi della pandemia, ha generato un risparmio considerevole per le pubbliche amministrazioni. Solo per i ministeri, secondo le prime stime, parliamo di oltre 50 milioni di euro. In dettaglio, si tratta di 18 milioni derivanti dallo straordinario non svolto e 35 milioni dai buoni pasto non goduti.
Il ministro per la Pa, Fabiana Dadone, commenta: “Come abbiamo già proposto, puntiamo adesso a riallocare queste somme sulla contrattazione integrativa e, dunque, a beneficio degli stessi dipendenti pubblici. Ciò significa incentivare la produttività, erogare più formazione o magari allargare il welfare integrativo. Ecco, valorizzare con riconoscimenti concreti i lavoratori delle amministrazioni rappresenta uno degli obiettivi più importanti dello smart working a regime”.