
USA, NUOVA CAUSA PER FRODE ELETTORALE IN MICHIGAN SOSTIENE CHE E’ STATO DETTO AGLI SCRUTATORI DI RETRODATARE LE SCHEDE
(AGENPARL) – Roma, 09 novembre 2020 – E’ stata presentata in Michigan una nuova causa per frode elettorale con l’accusa di aver retrodatato le schede elettorali.
Una nuova causa per frode elettorale sostiene che agli scrutatori del Michigan è stato detto di retrodatare le schede e di non verificare le firme.
Jessy Jacob, una dipendente della città di Detroit, ha firmato un affidavit dicendo che le era stato ordinato di retrodatare le schede per posta e di non cercare eventuali carenze nelle schede.
Ha anche affermato che le è stato detto di non chiedere l’identificazione quando gli elettori sono arrivati per votare di persona.
“Ho osservato direttamente, su base giornaliera, i lavoratori elettorali della città di Detroit e i dipendenti che istruivano e cercavano di istruire gli elettori a votare per Joe Biden e il Partito Democratico”, dice nella dichiarazione giurata, aggiungendo che li ha visti “incoraggiando gli elettori a fare un voto democratico diretto. “
Diversi sfidanti hanno anche firmato dichiarazioni giurate che attestano presunte frodi elettorali.
Zachary Larsen, avvocato ed ex assistente procuratore generale per lo stato del Michigan, ha affermato di aver visto un funzionario elettorale violare le linee guida su come contare le schede elettorali modificando una custodia segreta intesa a mantenere private le informazioni degli individui e sbirciando nelle buste.
A volte un secondo funzionario rimuoveva anche la custodia del segreto per osservare il ballottaggio.
Larsen ha detto di aver conferito con un altro sfidante, che ha detto di aver osservato irregolarità simili.
Quello sfidante ha sollevato la questione con un supervisore, che ha chiesto: “perché è importante?” e “che differenza fa?”
Larsen ha identificato un altro problema. Ha detto di aver visto le schede elettorali messe da parte come “schede problematiche” perché mancavano di una busta segreta anche se altre schede che non avevano la busta venivano passate ed elaborate normalmente.
Un supervisore ha detto che le schede sono state inserite nella casella “schede problematiche” per l’efficienza, ha detto Larsen.
L’ex procuratore ha anche affermato di essere stato sotto pressione illegale per osservare solo il conteggio delle schede elettorali a distanza.
Larsen e un collega sono usciti a pranzo e presumibilmente non sono stati autorizzati a rientrare quando hanno tentato di rientrare nella stanza.
I funzionari hanno detto che la stanza era piena.
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Dato che sono state presentate molteplici esposti legali in risposta alle elezioni del 2020, con ulteriori sfide attese ed entrambi i candidati hanno rivendicato la vittoria in alcuni stati, ma sembra sempre più probabile che queste elezioni verranno risolte in tribunale.
Per questo motivo, AGENPARL non dichiarerà un vincitore delle elezioni presidenziali del 2020 fino a quando tutti i risultati non saranno certificati e le eventuali controversie legali non saranno risolte.