
USA, GSA risponde al comitato di Biden: «L’accertamento non è stato ancora effettuato» sul trasferimento di poteri
(AGENPARL) – Roma, 09 novembre 2020 – Mentre il comitato elettorale di Joe Biden tenta di spingere la General Services Administration (GSA) ad approvare un trasferimento di potere, l’agenzia ha affermato di non aver effettuato una valutazione della situazione.
«Non è stato ancora accertato. GSA e il suo amministratore continueranno a rispettare e adempiere a tutti i requisiti previsti dalla legge», ha detto lunedì mattina un portavoce della GSA.
L’agenzia ha affermato che l’amministratore GSA, Emily Murphy, avvierà la transizione solo quando «un chiaro vincitore sarà chiaro sulla base del processo stabilito nella Costituzione».
«L’accertamento dell’amministratore viene effettuato allo scopo di rendere disponibili i servizi forniti dal [Presidential Transition Act]», ha aggiunto il portavoce.
«Fino a quando non verrà effettuato un accertamento, lo statuto consente al Biden Transition Team di continuare a ricevere i servizi di preselezione dal governo (ad esempio, spazio limitato per uffici, computer, indagini di fondo per autorizzazioni di sicurezza). GSA ha soddisfatto tutti i requisiti legali previsti dal PTA per questo ciclo elettorale e continuerà a farlo».
Un certo numero di mezzi di comunicazione ha previsto che Biden, un democratico, fosse il vincitore, sebbene il team di Trump abbia intentato azioni legali in stati chiave del campo di battaglia, sostenendo irregolarità e frodi degli elettori. E in altri, il conteggio dei voti è ancora in corso.
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La General Services Administration ( GSA ) è un’agenzia indipendente del governo degli Stati Uniti fondata nel 1949 per aiutare a gestire e supportare il funzionamento di base delle agenzie federali. GSA fornisce prodotti e comunicazioni per gli uffici governativi degli Stati Uniti, fornisce trasporti e spazi per uffici ai dipendenti federali e sviluppa politiche di riduzione dei costi a livello governativo e altre attività di gestione.
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Dato che sono state presentati molteplici esposti legali in risposta alle elezioni del 2020, con ulteriori sfide attese ed entrambi i candidati hanno rivendicato la vittoria in alcuni stati, ma sembra sempre più probabile che queste elezioni verranno risolte in tribunale.
Per questo motivo, AGENPARL non dichiarerà un vincitore delle elezioni presidenziali del 2020 fino a quando tutti i risultati non saranno certificati e le eventuali controversie legali non saranno risolte.