
REGGIO CALABRIA Ancora indagini sulle indebite richieste delle elargizioni sociali. Anche in questo periodo di difficoltà dovuto all’emergenza epidemica, nell’ambito dei sussidi sociali, non di rado, false certificazioni e truffe, consentono a soggetti privi dei requisiti di ottenere denaro pubblico, con evidente danno economico e sociale per la collettività, sottraendo le risorse a chi ne avrebbe veramente bisogno. L’attività di controllo e verifica dei carabinieri in tale delicato settore, resa particolarmente efficace dalla capillarità delle stazioni nel territorio, si è rivolta, in ultimo, nella destinazione dei cosiddetti ‘buoni spesa covid’, ovvero un aiuto straordinario introdotto dal Governo per questo periodo di emergenza sanitaria ed erogati direttamente dai Comuni alle persone e famiglie in difficoltà economica per acquistare alimenti, farmaci e altri beni di prima necessità. I criteri di dettaglio di scelta della platea di famiglie/persone beneficiarie sono stati stabiliti da ogni Comune in collaborazione con propri uffici sociali, garantendo quote variabili dai 100 ai 600 euro, a seconda di vari indici di valutazione, e con priorità a chi non riceveva altri sostegni pubblici. Ogni Comune ha dunque stabilito il criterio di precedenza e soprattutto dei requisiti minimi per la richiesta, con appositi atti amministrativi e bandi, distribuendo i buoni anche in base alle autocertificazioni dei richiedenti. In tal senso, i carabinieri della compagnia di Taurianova (RC), grazie al coordinato lavoro delle stazioni dipendenti in vari Comuni della Piana di Gioia Tauro, in particolare Taurianova (RC), Molochio (RC), San Giorgio Morgeto (RC)e Polistena (RC), hanno svolto una generale azione di controllo e verifica delle istanze prodotte per ottenere i ‘buoni spesa’, al fine di verificare la regolarità delle procedure attestative e quindi dell’effettivo possesso dei requisiti previsti. (News&Com)