
REGGIO CALABRIA La polizia di Reggio Calabria ha arrestato Candeloro Ambroggio, di 47 anni per la rapina consumata nel pomeriggio del 3 agosto 2020 all’interno dell’esercizio commerciale di abbigliamento e casalinghi “K2 Store” di Pellaro. L’arresto è stato effettuato in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip di Reggio Calabria, su richiesta dalla Procura diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri. L’attività di indagine è stata avviata dalla Squadra Mobile – sotto le direttive del procuratore vicario Gerardo Dominijanni e del sostituto procuratore Domenico Cappelleri – immediatamente dopo il compimento del delitto, in sinergia con il primo intervento dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura. Nel corso degli accertamenti gli investigatori della Squadra Mobile hanno acquisito filmati tanto del Dvr del sistema di video sorveglianza dell’esercizio commerciale quanto quelli delle telecamere site nei pressi del predetto esercizio commerciale.
L’analisi delle immagini ha consentito di accertare che l’atto predatorio era stato perpetrato da un soggetto con il volto coperto da un cappellino tipo baseball e da una mascherina utilizzata per l’emergenza epidemiologica, il quale, dopo essere entrato all’interno dell’esercizio commerciale, dapprima fingeva per qualche minuto di attendere il proprio turno alla casa e, successivamente, estraeva dal borsello una pistola semiautomatica e la puntava verso le commesse. Una volta che queste, spaventate, si accovacciavano in terra, l’uomo superava il bancone e, dopo aver chiesto ripetutamente l’incasso, obbligava una commessa, puntandole la pistola addosso, ad aprire la cassa da cui estraeva la somma di circa 1000 euro che trasportava fuori dall’esercizio commerciale allontanandosi rapidamente. Sulla base degli elementi raccolti nel corso delle indagini, l’autore della rapina veniva deferito alla Procura della Repubblica che, in forza della gravità indiziaria e della sussistenza delle esigenze cautelari, chiedeva ed otteneva dal Gip misura cautelare della custodia in carcere, eseguita quindi dalla Squadra Mobile. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato trasferito in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. (News&Com)