
COSENZA La delibera numero 646 dello scorso 3 agosto adottata dall’Asp di Cosenza e che riguarda la riorganizzazione della rete regionale dei laboratori pubblici è al centro di una contesa innescata dai sindaci che amministrano i comuni lontani dall’area urbana di Cosenza. Angelo Aita, primo cittadino di Cetraro (CS), ha inoltrato una richiesta immediata di sospensione dell’esecutività della delibera poiché comporterebbe «la soppressione dei laboratori analisi di diversi presidi ospedalieri tra cui quello di Cetraro». L’amministratore del comune che affaccia sul Tirreno ritiene la decisione assunta dal commissario straordinario dell’azienda sanitaria provinciale «una operazione superficiale e autolesionista che rischia di creare ulteriori disservizi e ritardi nell’erogazione delle prestazioni. Una Deliberazione e un Dca – ribadisce Aita- che non tengono conto dei gravi disservizi anche per l’utenza che ricorre ai pronto soccorsi dei presidi ospedalieri, in particolar modo a quello di Cetraro, uno dei più dinamici del tirreno cosentino». Secondo il primo cittadino chi ha messo nero su bianco la delibera ha posto in essere: «Un atto approssimativo che non tiene conto, come al solito, della conformazione orografica del territorio calabrese e del tirreno cosentino in particolare, per non parlare del rischio che i laboratori accorpanti non siano nemmeno in grado di poter accogliere ulteriori servizi, soprattutto per la limitatezza degli spazi». A sostegno delle sue ragioni, Aita, nella lettere protocollata agli uffici di Viale Alimena ricorda anche l’allegato 1 del decreto del commissario ad acta numero 62 del 2020 all’interno del quale si ribadisce come nella condizione di regime del riordino della rete ospedaliera regionale, in ogni ospedale per acuti deve essere prevista la presenza di un laboratorio clinico con una organizzazione adeguata rispetto la complessità e specificità dei servizi clinici erogati. «Ci meraviglia la frettolosità delle disposizioni anche alla luce della volontà manifestata, e dichiarata improrogabile, dalla presidente Santelli, di mettere mano, entro l’autunno, alla riorganizzazione complessiva delle rete dei servizi ospedalieri e territoriali per meglio rispondere alle esigenze di salute dei cittadini calabresi», conclude il sindaco. (News&Com)