
(AGENPARL) – Roma, 18 marzo 2020 – Prosegue senza sosta la guerra della disinformazione sul Coronavirus. Diplomatici e funzionari cinesi continuano a diffondere notizie fuorvianti sull’origine del virus.
Il presidente degli USA, Donald Trump, ha detto martedì che il governo cinese ha deliberatamente diffuso false affermazioni secondo cui gli Stati Uniti hanno sviluppato COVID -19 come arma biologica.
«La Cina stava diffondendo informazioni false affermando che sono stati i nostri militari che gliela hanno data a loro. Questo è falso. Piuttosto che avere una discussione, ho dovuto chiamarla da dove veniva. È venuto dalla Cina», ha dichiarato Trump in una conferenza stampa di martedì.
Sembrava riferirsi a un paio di tweet pubblicati giovedì da Lijian Zhao, vicedirettore generale del dipartimento informazioni del Ministero degli Esteri cinese.
Zhao ha esortato i lettori a leggere un paio di articoli del Center for Research on Globalization, un sito canadese che pubblica frequentemente articoli di disinformazione e disinformazione filo-russa. Gli articoli affermavano che il virus aveva avuto origine al di fuori della Cina e citavano Global Times, un giornale satellite del quotidiano popolare del Partito comunista cinese.
Il tweet di Zhao è stato ritwittato dagli ambasciatori cinesi in Sud Africa, Maldive, Botswana, Suriname e Iran; così come gli account Twitter ufficiali delle ambasciate cinesi in Francia, Ciad, Giordania, Uganda e Camerun.
Trump ha risposto a una domanda sul suo uso del termine «virus cinese» in un tweet di lunedì, il presidente ha indicato la disinformazione del governo cinese sul virus.
«Penso che dire che i nostri militari glielo hanno dato crea un imbarazzo», ha detto ed oggi con un tweet ha aggiunto «Ho sempre trattato il virus cinese molto seriamente e ho fatto un ottimo lavoro fin dall’inizio, inclusa la mia primissima decisione di chiudere i “confini” dalla Cina – contro i desideri di quasi tutti. Molte vite sono state salvate. La nuova narrativa di The Fake News è vergognosa e falsa!»
Lunedì, il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha avvertito la sua controparte cinese di diffondere quelle che chiamava «voci stravaganti», secondo il portavoce del Dipartimento di Stato Morgan Ortagus.
Più tardi, in un briefing con i giornalisti del Dipartimento di Stato, Pompeo ha dichiarato: «La campagna di disinformazione che (la Cina) sta intraprendendo è progettata per spostare la responsabilità. Ora non è il momento di recriminare. Ora è il momento di risolvere questa pandemia globale e lavorare per ridurre i rischi per gli americani e le persone di tutto il mondo».
Oggi il comunicato stampa del Segretario della Stampa «affinché gli Stati Uniti e la Spagna continuino a dedicare tutte le loro risorse e attenzione alla risposta COVID-19, la visita di stato della Casa Bianca del 21 aprile 2020 da parte delle loro maestà il re Felipe VI e la regina Letizia di Spagna è stata rinviata. Il presidente Donald J. Trump e la First Lady Melania Trump non vedono l’ora di dare il benvenuto alle loro Maestà negli Stati Uniti e alla Casa Bianca nel prossimo futuro. Gli Stati Uniti continueranno a lavorare con la Spagna e tutti i nostri partner europei per ridurre al minimo l’impatto della pandemia di COVID-19.
Vediamo in particolare come mai alcuni quotidiani e la Tv stiano spingendo sulla bontà degli aiuti (a pagamento) e dell’invio di medici da parte della Cina, ma soprattutto quali sono gli interessi in gioco e perché l’Italia è un boccone appetibile.
Dalla Cina sono arrivate le mascherine – quelle prive del marcio CE e prodotte in deroga alle vigenti norme sull’immissione in commercio – da indossare per contenere il diffondersi del virus COVID-19; sono arrivati i medici cinesi; sono disponibili i ventilatori polmonari; le telefonate di Xi Jinping; il business del 5G da parte di Huawei.
L’Italia è debole sia politicamente che economicamente ma è sempre stata per la sua posizione geografica strategia: l’Africa è di fronte a noi ed è la porta dell’Unione europea per le merci che arrivano da est.
Oggi l’Italia, con una classe politica debole e schiacciata dall’asse franco-tedesco che coordina ogni iniziativa UE, si trova in balia della potenza economica cinese, avendo anche rinunciato da tempo ad avere legami economici forti con gli USA.
Il Coronavirus è stata l’onda perfetta per sferrare l’attacco finale cinese di un’Italia ormai considerata come un villaggio vacanze.
E’ chiara l’idea dell’Italia e del suo futuro, che è quella che emerge dall’emergenza Coronavirus: un Paese che guarda direttamente in faccia i problemi e si sta spingendo verso un abbraccio «mortale», che le sarà fatale se non ci sarà un’inversione di tendenza.
L’obiettivo di garantire la sicurezza delle nostre vite private, delle nostre aziende e del nostro Paese sono fondamentali e non possiamo cadere nelle trappole.
L’Italia è chiamata a misurarsi su questi temi con la consapevolezza di dover recuperare una sua centralità strategica che è l’unico modo per uscire da una condizione di disagio che rischia di confinarla in ruoli sempre più marginali.
E’ giusto, opportuno e doveroso riprendere i contatti con gli USA.
Recentemente il Presidente Trump ha scritto in un tweet «THE UNITED STATES LOVES ITALY», gli Stati Uniti amano l’Italia.
What else!