
(AGENPARL) -Teheran, 4 gennaio, IRNA –

Sabato il presidente iraniano Hassan Rouhani ha affermato che l’assassinio del comandante dell’IRGC, il tenente generale Qasem Soleimani, avrà ripercussioni nella regione, aggiungendo che gli Stati Uniti pagheranno un prezzo pesante per la sua mossa terroristica.
Rouhani ha formulato le osservazioni in un incontro con il ministro degli Esteri del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani a Teheran, aggiungendo che il martirio di Soleimani ha reso gli iraniani più potenti e determinati.
Gli americani hanno adottato un nuovo approccio che potrebbe mettere la regione in una situazione molto pericolosa, ha sottolineato.
Ha continuato dicendo che è necessaria la cooperazione tra Stati che godono di relazioni fraterne.
Il Presidente ha inoltre osservato che la Repubblica islamica dell’Iran non sta cercando tensioni e insicurezza regionali.
Ciò che ha portato recentemente tensioni e disordini nella regione sono gli atti poco saggi degli Stati Uniti, ha sottolineato.
Il generale Soleimani ha ottenuto lo status iconico per la lotta al terrorismo nel mondo, ha aggiunto aggiungendo che è chiaro che ha svolto un ruolo chiave nel ripristino della sicurezza regionale, in particolare in Iraq e Siria.
La notevole processione funebre si è svolta in Iraq e l’imminente cerimonia in Iran convincerà gli Stati Uniti sul grave errore che ha commesso, ha sottolineato.
Ha invitato gli stati vicini a condannare la mossa criminale degli Stati Uniti nella situazione.
Altrove nelle sue osservazioni, il Presidente ha affermato che le strette relazioni Iran-Qatar sono positive nel rafforzare la cooperazione reciproca e regionale.
Ha espresso la speranza che i paesi della regione si riunissero nell’ambito dell’iniziativa di pace di Hormuz (SPERANZA).
Il ministro degli Esteri del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, da parte sua, ha espresso le sue condoglianze per il martirio di Soleimani.
Ha invitato a rafforzare i legami reciproci con l’Iran, aggiungendo che il Qatar ricorderà sempre i contributi dell’Iran in tempi difficili.