
COSENZA I cumuli di immondizia ammassati sui marciapiedi sono la quotidianità in diversi centri urbani della provincia di Cosenza. È crisi profonda perché gli impianti di smaltimento sono saturi e soprattutto diversi comuni ricompresi nell’Ambito Territoriale Ottimale del comprensorio cosentino non pagano la tassa dei rifiuti dovuta alla regione. In un anno Ato Cosenza 1 presieduta da Marcello Manna ha provato ad individuare il sito dove costruire l’ecodistretto utile per lo smaltimento ed il trattamento completo del ciclo dei rifiuti ma con il tentativo andato a vuoto per il comune di Acri ed il forfait dell’amministrazione di Morano Calabro tutto è ritornato in una fase di stallo. Due grane dunque, quella dell’ecodistretto e quella sul pagamento delle spettanze da parte dei comuni. Della prima, da oggi se ne occuperà un commissario ad acta nominato dal dipartimento Ambiente della regione Calabria. Si tratta di Ida Cozza. L’ingegnere nominato dagli uffici regionali oltre all’individuazione del sito da dedicare all’ecodistretto dovrà anche individuare i due punti strategici dove dovranno sorgere le discariche di servizio. Sarà un compito tutt’altro che agevole. Come più volte palesato nel corso delle riunioni Ato 1 tutti i sindaci dell’assemblea auspicano che il lavoro fatto in questo anno non venga buttato alle ortiche e il commissario parta dagli studi di fattibilità realizzati dai tecnici di Ato rifiuti. È presto per sbilanciarsi sulle modalità in cui opererà il commissario, certo è che dalla Regione la richiesta arrivata dal tavolo di presidenza di Ato 1 è stata accolta. L’organismo terzo deciderà in modo insindacabile e questo forse è l’unica strada per fare in modo che avviando i lavori previsti nel Piano regionale dei rifiuti si possa superare definitivamente la crisi.
RIUNIONE IN PREFETTURA Intanto, nel pomeriggio di oggi, alle 15.30 è prevista una riunione in prefettura. L’ordine del giorno è il superamento temporaneo della crisi. E i fronti caldi della discussione saranno anche in questo caso due. Per smaltire nel più breve tempo possibile i cumuli di immondizia presenti per le strade cittadine si capirà se è possibile un ulteriore ampliamento della discarica che si trova a contrada “Silva” di Cassano allo Jonio. Poi toccherà discutere delle spettanze che dovranno versare i Comuni morosi. Questa questione è altrettanto delicata. I comuni della provincia sono divisi tra chi è in regola con i pagamenti (la maggior parte dei piccoli comuni) e chi invece è indietro. Tra questi comuni c’è Cosenza, che deve ancora versare più di 1 milione di euro. Il rischio concreto è che con il blocco alla raccolta annunciato nei scorsi giorni da Calabria Maceri anche chi si trova in regola con il pagamento venga coinvolto nella crisi della nettezza urbana che in questo momento sta vivendo per esempio il capoluogo bruzio. Nella riunione pomeridiana in prefettura, si dovrà capire anche in che modo l’eventuale blocco alle casse comunali disposto dal dissesto finanziario possa influire sui pagamenti che dovrà effettuare l’amministrazione. Tutto rimane sospeso per il momento, ma i tempi stringono anche perché dal 1 gennaio del 2020, l’assemblea dei sindaci riuniti in Ato 1 sarà un organismo indipendente dalla regione Calabria e dovrà provvedere ai bisogni della provincia in modo autonomo e con i fondi delle tasse comunali versate dai comuni senza più dunque l’anticipazione di cassa della Cittadella. (news&com)