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ROMA Lo spunto per la domanda sul futuro della candidatura di Mario Oliverio a governatore lo offre la cronaca. E le ultime inchieste: quella della Procura di Reggio Calabria che coinvolge il capogruppo del Pd in consiglio regionale Sebi Romeo e quella per peculato aperta a Catanzaro in seguito alla partecipazione del governatore al festival di Spoleto. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti, finora, non si era sbilanciato sulle prossime regionali. Ma la sua intervista ad Agorà, su Rai3, gli dà l’opportunità di chiarire. «In Calabria c’è un’indagine, la Procura sta indagando – spiega –. Abbiamo già detto, anche al presidente attuale, che io credo sia il tempo opportuno, anche se molto è stato fatto, di voltare pagina, di costruire per le prossime amministrative calabresi un progetto che allarghi, che metta più forze e anche nuove energie in campo, che individui una candidatura nuova e più unitaria e che interpreti di più il rinnovamento che quella regione esprime».
Il lessico è cambiato: è successo anche nelle ultime dichiarazioni ufficiali del commissario regionale dem Stefano Graziano, che ha parlato di «svolta» necessaria e di «logoramento» dovuto ai cinque anni di governo regionale. «Anche in Calabria – spiega Zingaretti – abbiamo aperto un processo di rinnovamento perché credo che adesso gli italiani si aspettano questo da noi, non solo criticare che governa, e lo faremo all’infinito per il bene dell’Italia, ma anche offrire alle regioni e in Italia un’alternativa. Quindi anche nei territori dobbiamo rinnovare molto di quello che abbiamo trovato». Un ragionamento che introduce il superamento della proposta politica offerta dal governatore, che ha già schierato in campo le proprie forze e indetto le primarie istituzionali per la scelta dei candidati a guidare la Regione. Una mossa, questa, che Oliverio considera naturale e inclusiva. Non così il Pd, che l’ha interpretata invece come una forzatura, quasi una provocazione.
La conclusione del ragionamento della segreteria nazionale sta tutta in una domanda. «Non chiederete a Oliverio di fare un passo indietro?», chiede l’intervistatrice. «Nelle elezioni regionali sì, l’ho già detto, si voterà tra qualche settimana», risponde Zingaretti. E la frase arriva alla vigilia del primo incontro convocato dal commissario Graziano per avviare il percorso che condurrà il partito alle Regionali. Quel percorso parte da un punto fermo: il Pd non ha intenzione di ricandidare il governatore uscente. Ora è ufficiale.