Autore: Fabio Venzi

Lo ammetto, sento di essere tecnofobico. Sviluppo, infatti, un’ansia, che si traduce in una vera e propria avversione, verso la tecnologia e ogni oggetto tecnologicamente avanzato. Ma ritengo di avere i miei buoni motivi per esserlo. I ‘transumanisti’ mi definirebbero anche un ‘bioconservatore’, che, come descrive il ‘guru’ del Movimento Transumanista Italiano, Riccardo Campa, di fronte alla decisione se sia meglio ‘mutare’ o ‘perire’, al contrario del transumanista (convinto assertore della necessità di ‘mutare’) rimane invece sclerotizzato nella logica predarwiniana, che considera l’essenza umana come un dato fisso e immutabile e, conseguentemente, preferisce ‘perire’[1]. Ma chi sono gli alfieri della…

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