
(AGENPARL) – ven 01 luglio 2022 INFLAZIONE. EUROPA VERDE: TRANSIZIONE URGENTE. USARE EXTRAPROFITTI PER RENDERLA SOCIALMENTE DESIDERABILE
“Il rialzo dei prezzi delle materie prime, che volano insieme all’inflazione a causa della siccità e del conflitto in Ucraina, sta già avendo effetti devastanti sulle tasche delle famiglie e tutti gli indizi suggeriscono che la situazione potrebbe volgere in catastrofe in brevissimo tempo se non si interviene in maniera decisa. Il Governo, però, sembra più preoccupato della tenuta della maggioranza che della crisi sociale che potrebbe travolgere il Paese nei prossimi mesi”.
Così, in una nota, i co-portavoce nazionali di Europa Verde, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, che proseguono: “La flemma con cui gran parte della politica italiana guarda a quanto sta avvenendo soprattutto nel nord Italia, dove la siccità estrema che ha ridotto il Po a un letto di sabbia sta distruggendo i raccolti, ci lascia basiti: hanno capito che rischiamo di rimanere senza cibo durante l’inverno? Di fronte a questo pericolo, non registriamo iniziative per implementare la raccolta dell’acqua piovana che, allo stato attuale, avviene solo per l’11%; per separare il convogliamento delle acque reflue da quelle piovane; per utilizzare le acque reflue depurate per gli usi agricoli e industriali; per aumentare la capacità degli invasi d’acqua per l’agricoltura ed evitare che quel 40% di acqua a uso umano vada sistematicamente sprecato. Non è minimamente accettabile che gli unici provvedimenti di ottimizzazione dei consumi d’acqua siano stati decisi a macchia di leopardo da alcuni Sindaci, a volte con ordinanze discutibili”.
“Ma a far schizzare in alto l’inflazione è anche il costo dei carburanti e dell’energia che sta letteralmente annientando il tessuto produttivo del nostro Paese, oltre a gravare enormemente sulle famiglie. Siamo stanchi di ripeterlo: la soluzione c’è, a mancare è, con ogni evidenza, la volontà politica di metterla in pratica, primariamente sburocratizzando gli iter autorizzativi per i progetti legati alle energie rinnovabili e, in seconda istanza, prelevando integralmente gli extraprofitti generati dalla speculazione sul gas da utilizzare, – concludono Bonelli ed Evi, – per rendere la transizione socialmente desiderabile ed evitare che i costi non ricadano, come al solito, sui comuni cittadini”.
GIANFRANCO MASCIA