
(AGENPARL) – STRASBURGO mer 22 giugno 2022
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ALLEGATO 1: CURRICULUM VITAE DI STEPHANUS ABRAHAM BLOK |
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Profilo:
Il lavoro di squadra nella ricerca di soluzioni per sfide sociali complesse e la necessità di un uso dignitoso delle risorse pubbliche sono motivazioni importanti nella mia vita lavorativa.
Carriera professionale:
mag. 2021 – gen. 2022 Ministro dell’Economia e della politica climatica
2018 – 2021 Ministro degli Affari esteri ed europei
2017 – ott 2017 Ministro per la Sicurezza e la giustizia
2012 – 2017 Ministro delle Finanze e della funzione pubblica
2010 – 2012 Capogruppo VVD (liberale) alla Seconda Camera (Camera bassa)
1998 – 2012 Deputato al Parlamento per il partito VVD, competente per le finanze,
gli affari economici e gli affari sociali
Copromotore di due leggi adottate in materia di pensioni e assicurazione sulla vita, presidente della politica di integrazione delle indagini parlamentari
1988 – 1998 ABN AMRO Bank NV: nell’ordine, tirocinante nel settore della gestione, diversi incarichi come dirigente di filiale, analista del credito e senior account manager (servizi bancari alle imprese)
1988 Tirocinio presso la Société Générale, Parigi
Società:
2017 – 2018 Presidente del consiglio di amministrazione del Consiglio di accreditamento
2010 – 2012 Consiglio di amministrazione del gruppo di assistenza mentale Rivierduinen
2009 – 2012 Membro non esecutivo del consiglio di amministrazione dello Scholtens Groep BV (impresa di costruzioni)
2009 – 2012 Comitato di controllo dello Stedelijk Gymnasium di Leida
2000 – 2010 Consiglio direttivo dell’associazione Het Zuid Hollands Landschap (conservazione della natura)
1994 – 1997 Capogruppo VVD, consiglio comunale di Nieuwkoop
Istruzione:
1983 – 1988 Amministrazione aziendale, Università di Groninga
1977 – 1983 Stedelijk Gymnasium di Leida
Lingue
inglese, francese conoscenza a livello lavorativo
Tedesco conoscenza a livello di base
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ALLEGATO 2: RISPOSTE DI STEPHANUS ABRAHAM BLOK AL QUESTIONARIO |
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Esperienza professionale
1. Descriva l’esperienza professionale da Lei maturata nelle finanze pubbliche, nei settori della pianificazione o dell’esecuzione del bilancio, della gestione o del controllo di bilancio o dell’audit.
2022 Coordinatore nazionale per le sanzioni contro la Russia
2021 Ministro dell’Economia e della politica climatica
2018-2021 Ministro degli Affari esteri ed europei
2017 Ministro della sicurezza e della giustizia
2012-2017 Ministro delle Finanze e della funzione pubblica
2010-2012 Capogruppo VVD alla Camera bassa
1998-2010 Deputato alla Camera bassa del VVD (ALDE). Portavoce per le spese pubbliche, le finanze, gli affari economici e gli affari sociali. Presidente della commissione per le finanze della Camera bassa. Presidente dell’inchiesta parlamentare sulla politica di integrazione. Cofirmatario di disegni di legge in materia di pensioni e assicurazione sulla vita.
1987-1998 ABN AMRO Bank NV: nell’ordine, tirocinante nel settore della gestione, dirigente di filiale, analista del credito e senior account manager (servizi bancari alle imprese)
1987 Tirocinio presso la Société Générale a Parigi
1983-1987 Studi di amministrazione aziendale presso l’Università di Groninga (laurea)
Attività nel campo della società civile:
2017-2018 Presidente del Comitato di controllo del Consiglio di accreditamento
2010-2012 Membro del consiglio direttivo del gruppo per l’assistenza mentale di Riverduinen
2009-2012 Membro non esecutivo del consiglio di amministrazione dello Scholtens Groep BV (impresa di costruzioni)
2009-2012 Membro del Comitato di controllo dello Stedelijk Gymnasium di Leida
2000-2010 Membro del Consiglio direttivo dell’associazione Het Zuid Hollands Landschap (conservazione della natura)
1994-1997 Capogruppo VVD, consiglio comunale di Nieuwkoop
La mia esperienza professionale in materia di controllo di bilancio e di audit si estende per tutta la mia carriera. Durante la mia carriera presso la ABN AMRO, l’analisi delle informazioni finanziarie e delle relazioni di audit è stata una componente fondamentale del mio lavoro. Durante il mio mandato di deputato alla Camera bassa, ho esaminato le relazioni della Corte dei conti europea e della Corte dei conti dei Paesi Bassi e ho intrattenuto contatti con entrambi gli organismi. In qualità di amministratore fiduciario di varie organizzazioni della società civile, sono stato responsabile congiuntamente della gestione di denaro pubblico e delle relazioni sul suo utilizzo. Nelle mie funzioni di ministro, sono stato responsabile dell’elaborazione e della rendicontazione dei miei bilanci. La Corte dei conti nazionale ha quindi esaminato sia i bilanci che l’efficacia delle politiche.
2. Quali sono stati i risultati più significativi che ha conseguito nella Sua carriera?
I tre risultati più significativi nel corso della mia carriera professionale sono i seguenti:
(1) Quando ero ministro dell’Edilizia abitativa, ho realizzato un’importante riforma del mercato immobiliare olandese durante la crisi finanziaria. In larga misura tale riforma ha tenuto conto delle raccomandazioni specifiche per paese della Commissione per quanto riguarda i Paesi Bassi: ridurre il debito ipotecario e promuovere il segmento medio del settore locativo.
(2) Nel 2018, quando ero ministro degli Affari esteri ed europei, sono stato il promotore di un regime europeo di sanzioni in materia di diritti umani che è entrato in vigore nel gennaio 2021.
(3) Quando ero deputato alla Camera bassa, ho notevolmente rafforzato la posizione dei consumatori nel settore delle pensioni e delle assicurazioni sulla vita attraverso due progetti di legge. Una legge ha assegnato ai pensionati un seggio obbligatorio nei consigli di amministrazione dei fondi pensione. L’altra ha introdotto la concorrenza per gli assicuratori del ramo vita, consentendo alle banche e ai fondi di investimento di offrire regimi di risparmio pensionistico.
3. Qual è stata l’esperienza professionale da Lei maturata all’interno di organizzazioni internazionali multiculturali e multilingue o di istituzioni con sede al di fuori del Suo paese di origine?
Esperienza professionale presso istituzioni internazionali
Prima della mia carriera nel settore pubblico ho lavorato presso la Société Générale di Parigi e la ABN AMRO Bank ad Amsterdam. La mia clientela comprendeva imprese internazionali. Quando ero deputato alla Camera bassa, ho visitato il Parlamento europeo e la Corte dei conti europea per discutere questioni di reciproco interesse. Durante il mio incarico come ministro degli Affari esteri ed europei, ho avuto la responsabilità primaria in seno al governo olandese del coordinamento nazionale e della concezione strategica della politica dei Paesi Bassi sull’UE. In tale veste, ho anche avuto la responsabilità di presentare e rendere conto dei contributi dei Paesi Bassi al bilancio dell’Unione. Ho avuto altresì la responsabilità politica del contributo dei Paesi Bassi al quadro finanziario pluriennale dell’UE. Ho partecipato mensilmente al Consiglio “Affari esteri” e al Consiglio “Affari generali” e ho mantenuto frequenti contatti bilaterali con paesi all’interno e all’esterno dell’Europa, delle Nazioni Unite, del Consiglio d’Europa e dell’OSCE. Quando ero ministro, ho visitato più volte il Parlamento europeo e le altre istituzioni dell’UE. Un tema importante durante tali visite, oltre al quadro finanziario pluriennale e al dispositivo per la ripresa e la resilienza, è stato il perseguimento congiunto di una maggiore trasparenza nel processo decisionale europeo.
4. Le è stato concesso il discarico, qualora la procedura fosse prevista, per le funzioni di gestione che ha esercitato in precedenza?
Quando ero ministro, mi è stato concesso il discarico ogni anno per i bilanci che ho gestito. Una relazione è stata redatta ogni anno anche dalla Corte dei conti nazionale.
5. Quali delle Sue precedenti posizioni professionali sono state il risultato di una nomina politica?
Sono stato eletto consigliere comunale una volta e cinque volte come deputato alla Camera bassa. Successivamente sono stato nominato ministro in quattro occasioni.
6. Quali sono state le tre decisioni più importanti cui ha partecipato nel corso della Sua carriera?
(1) In qualità di ministro degli Affari esteri ed europei e poi di ministro dell’Economia e della politica climatica, ho avuto la responsabilità delle decisioni relative al pacchetto di misure “Pronti per il 55 %” che è fondamentale per il futuro a livello mondiale, dell’UE e nazionale. Sia l’impatto a livello dell’UE che l’attuazione a livello nazionale sono stati e sono tuttora complessi. La riuscita di tali misure sarà cruciale nella lotta ai cambiamenti climatici e per la nostra sicurezza energetica, poiché andrà a incidere sulla vita di milioni di persone ed è complesso sotto il profilo finanziario e tecnico.
(2) Tra il 2010 e il 2017, in qualità di capogruppo alla Camera bassa e successivamente in qualità di membro del governo olandese, sono stato strettamente coinvolto nella progettazione del MES e nell’applicazione del patto di stabilità e crescita. All’epoca molti cittadini dell’UE hanno dovuto compiere notevoli sacrifici. In molti paesi, tra cui i Paesi Bassi, ciò ha portato anche a tensioni e resistenze sociali. Personalmente ho compiuto notevoli sforzi per mettere a punto le misure necessarie e mantenere il sostegno pubblico.
(3) Innalzamento dell’età pensionabile nei Paesi Bassi da 65 a 67 anni. Per anni, alla luce delle condizioni restrittive del mercato del lavoro e della sostenibilità delle finanze pubbliche, sono state formulate raccomandazioni, anche da parte dell’UE e dell’OCSE, per procedere in tal senso. In base all’accordo di coalizione del 2012, di cui sono stato negoziatore, è stato deciso questo provvedimento.
Indipendenza
7. Il trattato prevede che i membri della Corte dei conti esercitino le proprie funzioni “in piena indipendenza”. In che modo intenderebbe rispettare tale obbligo nello svolgimento delle Sue future mansioni?
Nei Paesi Bassi, il candidato alla Corte dei conti europea è selezionato nell’ambito di una procedura aperta. Ciò significa che tutti i candidati interessati alla posizione sono stati valutati da un comitato indipendente e che la loro idoneità alla posizione è stata valutata nel corso della procedura. Nell’ambito di tale procedura, la mia candidatura è stata sottoposta anche a un rigoroso controllo dell’indipendenza.
Per me, l’indipendenza come membro della Corte dei conti europea significa non accettare istruzioni dai governi nazionali, non ricoprire cariche in partiti politici e non intraprendere attività supplementari che possano dar luogo anche a una parvenza di conflitto di interessi. In caso di apparente conflitto di interessi durante l’esercizio delle mie funzioni di membro della Corte dei conti europea, riferirò tempestivamente al comitato etico e al Presidente della Corte dei conti europea e, se necessario, mi asterrò dall’attività in questione.
Continuerò a esercitare prudenza nell’intraprendere attività dopo la fine del mio mandato di membro della Corte dei conti europea, in modo da poter continuare a comportarmi con piena integrità e discrezione e salvaguardare la reputazione dell’istituzione.
Detiene o detengono i Suoi parenti stretti (genitori, fratelli e sorelle, coniuge e figli) partecipazioni finanziarie o in un’impresa, o altri impegni di tale natura, che potrebbero entrare in conflitto con le Sue eventuali future funzioni?
No, né io né la mia famiglia diretta deteniamo partecipazioni commerciali o finanziarie che potrebbero far sorgere un conflitto con le funzioni della Corte dei conti europea.
9. È disposto a comunicare al presidente della Corte tutti i suoi interessi finanziari e gli altri impegni, nonché a renderli pubblici?
Sì. Sono disposto a comunicare tutti i miei interessi e impegni finanziari al presidente della Corte e a renderli pubblici.
10. È coinvolto in procedimenti giudiziari in corso? In caso affermativo, voglia fornire informazioni dettagliate al riguardo.
No, non sono coinvolto in alcun procedimento giudiziario in corso.
Riveste ruoli attivi o esecutivi in politica? Se sì, a quale livello? Ha avuto incarichi di natura politica negli ultimi 18 mesi? In caso affermativo, voglia fornire informazioni dettagliate al riguardo.
Non ho ricoperto alcuna carica politica dal 10 gennaio 2022. Gli incarichi che ho ricoperto in precedenza sono elencati nella mia risposta alla domanda 1.
12. Sarebbe disposto a dimettersi da ogni mandato elettivo o ad abbandonare ogni funzione attiva che comporti responsabilità in seno a un partito politico in caso di nomina a membro della Corte dei conti?
Al momento non ricopro alcuna carica politica né intendo rivestire nuovamente una carica politica.
13. Come si comporterebbe di fronte a un caso di grave irregolarità, o addirittura frode e/o corruzione, in cui siano coinvolte persone nel suo Stato membro di origine?
Approccio alle irregolarità/frodi/corruzione che coinvolgono persone del mio Stato membro.
Tratterò tali casi esattamente allo stesso modo dei casi che coinvolgono persone di altri Stati membri o di paesi terzi, in linea con la politica di intransigenza totale nei confronti della frode e della corruzione. Trasmetterò i casi di sospetta frode all’OLAF e/o alla Procura europea. In questo processo sosterrò il più possibile le équipe di audit in cooperazione con il Servizio giuridico e il Presidente della Corte dei conti europea.
Esercizio delle funzioni
14. Quali dovrebbero essere le caratteristiche principali di una cultura della sana gestione finanziaria in ogni servizio pubblico? Come potrebbe contribuire al suo rafforzamento la Corte dei conti europea?
Le caratteristiche principali di una cultura della sana gestione finanziaria in ogni servizio pubblico.
I fondi pubblici devono essere raccolti e utilizzati in modo trasparente e con un controllo democratico. Prima del loro utilizzo, gli obiettivi da raggiungere devono essere quanto più espliciti possibile e il processo decisionale deve essere informato. Durante e dopo un esercizio finanziario, sia l’efficacia che l’efficienza delle risorse utilizzate devono essere valutate in modo indipendente. I fondi pubblici dovrebbero essere utilizzati con parsimonia e in modo efficiente. Le persone responsabili dell’utilizzo e del controllo dei fondi pubblici devono inoltre esercitare esse stesse la trasparenza e la moderazione necessarie nell’esercizio delle loro funzioni.
Inoltre, è della massima importanza che le spese siano legittime. Ritengo pertanto che la Corte dei conti europea svolga un ruolo cruciale nel promuovere una spesa legittima. Ciascuno Stato membro dovrebbe definire le proprie modalità di gestione finanziaria in modo da avere “un regime di controllo”. Ciò significa, tra l’altro, sistemi contabili ben funzionanti, manuali e metodi di lavoro chiari, meccanismi di controllo sufficienti e l’esistenza di conoscenze e competenze in materia di transazioni finanziarie. Si tratta di fondi pubblici; vi è un elevato livello di responsabilità. Un sistema finanziario solido è, a mio avviso, una condizione essenziale.
In un contesto più ampio di controllo interno, occorre adoperarsi per garantire la trasparenza, la separazione delle funzioni, un’adeguata formazione del personale, valutazioni periodiche del funzionamento dei dispositivi di controllo interno e l’applicazione tempestiva di misure correttive. La digitalizzazione offre un ampio margine di manovra per migliorare l’accesso a determinati sistemi di controllo o per semplificarli o renderli più efficienti sotto il profilo dei costi. L’uso delle nuove tecnologie può garantire un migliore coordinamento tra i diversi attori coinvolti nella catena di controllo, nonché una migliore gestione in tempo reale di un numero più ampio di operazioni. La dimensione tecnologica dovrebbe rispecchiarsi sufficientemente anche nella cultura della gestione finanziaria.
La Corte dei conti europea, in quanto revisore esterno indipendente dell’UE, è l’istituzione ideale per formulare raccomandazioni sulla gestione finanziaria di tutte le istituzioni dell’UE e sul funzionamento dei loro meccanismi di controllo interno. In tale processo, potrebbe concentrarsi maggiormente sull’audit sistemico piuttosto che sull’audit delle singole operazioni – sui risultati specifici per paese o per programma piuttosto che sulle medie dell’UE. La relazione della Corte dei conti europea dovrebbe essere redatta in un linguaggio chiaro, in modo che i cittadini e il Parlamento siano chiaramente informati sulle modalità di attuazione delle azioni dell’UE, citando non solo i punti deboli ma anche le buone pratiche, e in modo che possa emergere un dialogo che vada a incidere sul processo legislativo. La Corte dei conti europea può sostenere un approccio al bilancio dell’UE maggiormente basato sui risultati, incoraggiando forme di finanziamento più semplificate (ad esempio pagamenti forfettari), individuando le duplicazioni nelle fonti di finanziamento dell’UE o rivedendo gli obiettivi strategici previsti. Può fornire una valutazione globale del quadro di gestione e dei sistemi di controllo nel bilancio dell’UE, anche per quanto riguarda la loro proporzionalità e ragionevolezza.
15. Ai sensi del trattato, la Corte assiste il Parlamento nell’esercizio delle sue funzioni di controllo dell’esecuzione del bilancio. In che modo si potrebbe migliorare ulteriormente, a Suo avviso, la cooperazione fra la Corte e il Parlamento europeo (e in particolare la sua commissione per il controllo dei bilanci) per potenziare sia il controllo pubblico delle spese di carattere generale sia il loro utilizzo ottimale?
Migliorare la cooperazione tra il Parlamento europeo e la Corte dei conti europea.
Il Parlamento europeo e la Corte dei conti europea, insieme alla Commissione, svolgono un ruolo molto importante nel garantire che i fondi pubblici siano utilizzati in modo lecito, efficiente ed efficace. In parte, i nostri cittadini baseranno la loro fiducia nel funzionamento dell’Unione europea sulla fiducia che nutrono nei confronti del Parlamento europeo e della Corte dei conti europea. Ritengo pertanto essenziale una buona cooperazione tra di loro. In base alla mia esperienza di parlamentare, so che è fondamentale che i contatti tra i deputati al Parlamento e l’istituzione di audit siano frequenti e intensi. Di conseguenza, i membri dell’istituzione di audit sono ben consapevoli delle esigenze di informazione del Parlamento e del modo migliore per soddisfarle.
A tale riguardo, sia il contenuto che la tempestività delle relazioni sono importanti. Per quanto riguarda il contenuto, la relazione di audit della Corte dei conti europea deve poter fornire risposte specifiche ai quesiti posti dal Parlamento e, in particolare, dalla commissione per il controllo dei bilanci. Di conseguenza, non solo l’oggetto dell’audit può essere determinato in consultazione con la commissione per il controllo dei bilanci, ma, all’inizio dell’audit, tutte le domande della commissione per il controllo dei bilanci possono essere raccolte e consolidate in una richiesta parlamentare. In qualità di membro della Corte dei conti europea, darò il mio personale sostegno a tale procedura.
In termini di contenuto, la relazione di audit della Corte dei conti europea deve inoltre fornire alla commissione per il controllo dei bilanci informazioni più pertinenti, in particolare per quanto riguarda il controllo finanziario e di conformità. In tale contesto, la Corte dei conti europea può utilizzare meglio la sua conoscenza dei diversi programmi e sistemi di controllo per valutare il rischio di frode e informare di conseguenza la commissione per il controllo dei bilanci. Inoltre, la Corte dei conti europea può sostenere ulteriormente il crescente utilizzo di informazioni relative ai risultati nella procedura di discarico e sviluppare un quadro e una terminologia adeguati per discutere i risultati e il valore aggiunto per l’UE.
Per quanto riguarda la tempestività, la relazione di audit della Corte dei conti europea potrebbe essere più sincronizzata con la procedura di discarico e il processo legislativo in seno al Parlamento, in particolare in relazione ai diversi tipi di relazioni (relazioni finanziarie, di conformità e di performance). Si potrebbe esaminare maggiormente la possibilità di contatti informali con la commissione per il controllo dei bilanci e sui lavori preparatori che si svolgono prima della procedura formale di discarico, aumentando così ulteriormente l’efficienza della procedura. Ai sensi del trattato, la Corte dei conti europea può anche emettere un parere su richiesta di un’altra istituzione dell’UE; e ciò avviene spesso quando viene presentata una nuova proposta legislativa. In qualità di membro della Corte dei conti europea, sosterrò un approccio più attivo, ossia che la Corte dei conti europea segua il processo legislativo nell’ambito delle sue competenze e si prepari a un eventuale parere nelle prime fasi del processo.
16. Quale ritiene sia il valore aggiunto del controllo di gestione e come pensa che i risultati debbano essere integrati nelle procedure di gestione?
I nostri cittadini si aspettano che le politiche pubbliche siano efficaci nell’affrontare le sfide sociali cui devono far fronte. Per valutare l’efficacia, è fondamentale che siano effettuati controlli di gestione. Chiarendo in anticipo che un controllo di gestione sarà effettuato in un determinato settore politico, è possibile determinare direttamente fin dall’inizio quali sono gli obiettivi del settore e come saranno misurati. Di conseguenza, il preavviso di un controllo di gestione garantirà, sin dall’inizio di un programma politico, che l’accento sia posto sull’uso efficace ed efficiente delle risorse. In proposito vedo opportunità di cooperazione con gli organismi nazionali di audit. Insieme possiamo lavorare a un quadro di valutazione (ex ante ed ex post) per l’efficienza e l’efficacia delle politiche. Ciò potrebbe anche essere accompagnato da ricerche su analisi più ampie del benessere, al fine di comprendere meglio l’impatto della politica dell’UE sulla società e contribuire in tal modo alle deliberazioni politiche congiunte. Quando ero ministro degli Affari esteri, ho richiamato l’attenzione su tale dimensione.
17. In che modo si potrebbe migliorare la collaborazione tra la Corte dei conti, le istituzioni nazionali di audit e il Parlamento europeo (commissione per il controllo dei bilanci) per quanto riguarda l’audit del bilancio dell’UE?
Migliorare la cooperazione tra la Corte dei conti europea e gli organismi nazionali di controllo e il Parlamento europeo
Gran parte della politica europea è condotta anche dagli Stati membri sotto il controllo dei parlamenti nazionali e degli organismi di controllo. È pertanto fondamentale che i membri della Corte dei conti europea mantengano contatti frequenti con i parlamenti nazionali e gli organismi di controllo. Va da sé che negli ultimi anni ho lavorato intensamente con il Parlamento e l’organismo di audit dei Paesi Bassi. Ritengo che sia mio dovere stabilire contatti intensi anche con altri parlamenti e organismi di audit nazionali. In tale processo vedo opportunità per uno scambio di informazioni più rapido e più agevole, in modo che tutte le istituzioni coinvolte possano valutare i risultati degli audit su un piano di parità. Per quanto riguarda i controlli, tale cooperazione può contribuire a evitare duplicazioni del lavoro di audit e quindi a ridurre l’onere dell’audit. Può inoltre contribuire a fornire una visione più equilibrata delle politiche dell’UE nel contesto nazionale. Se tale cooperazione può essere ulteriormente estesa ai programmi di lavoro pluriennali degli organismi di audit, è possibile coordinare meglio i programmi in modo che l’uso delle risorse di audit a livello europeo possa essere più equilibrato dal punto di vista strategico.
In particolare nel contesto di Next Generation EU/dispositivo per la ripresa e la resilienza, la cooperazione tra la Corte dei conti europea e gli organismi nazionali di audit deve essere ulteriormente rafforzata negli anni a venire. La Corte dei conti europea dovrà tenere conto del trasferimento di competenze dalla Commissione agli Stati membri nella sua metodologia di audit. Anche per quanto riguarda la lotta alle frodi, la Corte dei conti europea e gli organismi nazionali di audit dovrebbero esaminare congiuntamente l’elevato tasso di utilizzo previsto per i primi anni di attuazione e i relativi rischi di frode.
Negli ultimi anni il Parlamento europeo ha inoltre effettuato una serie di importanti operazioni di audit, ad esempio la relazione Frontex. Finora la cooperazione in materia di audit tra la Corte dei conti europea e il Parlamento europeo è stata relativamente scarsa: uno dei motivi è dato dal fatto che il quadro giuridico non prevede espressamente tale cooperazione. Ritengo, tuttavia, che tale cooperazione possa essere reciprocamente vantaggiosa, in particolare a livello di migliore accesso alle informazioni e migliore collegamento con il processo legislativo. In qualità di membro della Corte dei conti europea, sarò disponibile a sviluppare una cooperazione del genere.
18. In che modo si potrebbe sviluppare ulteriormente, a Suo avviso, la stesura di relazioni da parte della Corte dei conti in modo da dare al Parlamento europeo tutte le informazioni necessarie sull’accuratezza dei dati forniti dagli Stati membri alla Commissione europea?
Ulteriore sviluppo delle relazioni della Corte dei conti europea
(1) Quando ero ministro degli Affari esteri ed europei, mi sono sempre adoperato, insieme al Parlamento europeo, ottenendo diversi successi in tale processo, per rendere più trasparente il processo decisionale dell’UE e ampliare la pubblicazione dei documenti dell’UE. Intendo portare avanti tali sforzi in qualità di membro della Corte dei conti.
(2) Vedo anche l’opportunità di utilizzare maggiormente le fonti di dati aperti e gli audit digitalizzati.
(3) Ritengo che la comunicazione chiara per il pubblico sia un compito che non si esaurisce mai. Le informazioni sul lavoro della Corte dovrebbero essere facilmente accessibili e avere un’incidenza diretta sulle questioni che i nostri cittadini si trovano ad affrontare.
Altre questioni
19. Ritirerebbe la Sua candidatura se il parere del Parlamento in merito alla Sua nomina a membro della Corte fosse sfavorevole?
Da parte mia, farò tutto il possibile per ottenere un parere favorevole sulla base delle risposte fornite nel presente questionario e nel corso dell’audizione. Il governo olandese mi ha proposto sulla base di una procedura pubblica di selezione. Qualora il parere del Parlamento europeo lo renda necessario, avvierò consultazioni con il governo olandese in merito alla mia candidatura.
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PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO |
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Titolo |
Rinnovo parziale dei membri della Corte dei conti europea (2022) – candidato NL |
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Riferimenti |
07888/2022 – C9-0150/2022 – 2022/0805(NLE) |
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Consultazione / Richiesta di approvazione |
8.4.2022 |
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Commissione competente per il merito Annuncio in Aula |
CONT 2.5.2022 |
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Relatori Nomina |
Markus Pieper 16.5.2022 |
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Approvazione |
14.6.2022 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
20 6 0 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Gilles Boyer, Lefteris Christoforou, Ryszard Czarnecki, José Manuel Fernandes, Isabel García Muñoz, Jean-François Jalkh, Joachim Kuhs, Ryszard Antoni Legutko, Claudiu Manda, Markus Pieper, Sándor Rónai, Tomáš Zdechovský |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Sophia in ‘t Veld, David Lega, Marian-Jean Marinescu, Mikuláš Peksa, Tsvetelina Penkova, Sabrina Pignedoli, Antonio Maria Rinaldi, Simone Schmiedtbauer, Ramona Strugariu, Viola Von Cramon-Taubadel, Michal Wiezik |
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Supplenti (art. 209, par. 7) presenti al momento della votazione finale |
Herbert Dorfmann, Alexandra Geese, René Repasi |
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Deposito |
17.6.2022 |
Fonte/Source: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/A-9-2022-0180_IT.html