
Apprendiamo, dai social e dai media, che i sindaci di Cosenza e Rende avrebbero rinunciato alla realizzazione della metro sostituendo il progetto con uno che prevede l’acquisto di moderni bus ecosostenibili, dai costi, naturalmente, di gran lunga inferiori.
Alla consigliera comunale Annalisa Apicella, che ha reso nota l’informazione, va il nostro ringraziamento per aver informato i cittadini, considerato che chi amministra le due città, da tempo, non accenna a confrontarsi nel merito della vicenda con le forze sociali, decidendo in completa autonomia di non far esprimere i cittadini.
Ad onor del vero, c’è da rimanere basiti che una decisione di questo tipo possa essere presa dai soli sindaci senza il coinvolgimento dei rispettivi consigli comunali e, a Cosenza, pare, anche senza il coinvolgimento della maggioranza che sostiene il Sindaco Occhiuto.
Siamo ormai ai titoli di coda di un film arcinoto.
Ma prima della fine, se la notizia dovesse essere confermata, questa amministrazione ha l’obbligo di aprire un confronto con tutte le istituzioni, affinché i 160 milioni di euro stanziati dalla comunità europea rimangano sul territorio.
Sono stati troppi gli anni di mancata condivisione, di assenza di coinvolgimento dei cittadini, non si ripeta, oggi, l’errore del passato.
L’area urbana non può perdere queste risorse e la Commissione Europea ha previsto la possibilità di un loro utilizzo finalizzato allo sviluppo di welfare e sanità territoriale.
Coerentemente con le indicazioni che vengono dalla Commissione Europea, dobbiamo pretendere che le risorse, tutte, vengano utilizzate per sviluppare la sanità pubblica territoriale e di prossimità, insieme ad un piano di mobilità sostenibile, ammesso che, nel frattempo, siano rimaste ancora strade percorribili in città.
A questo serve un regolamento che disciplini gli orari di aperture delle attività dell’area urbana, la riduzione incentivata dell’orario (in particolare, chiusure domenicali e festive).
Su ciascuno di questi punti è necessario che si apra una vera discussione tra le forze sane e responsabili, oltre ogni colore politico, lasciando ai margini che, di fatto, in questi anni, ha ostacolato ogni tentativo di slancio. (News&Com)