(AGENPARL) – Trento, 08 giugno 2020 – Appello forte e risoluto da parte di Confcommercio Trentino e i professionisti dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Trento e Rovereto nella giornata odierna. In una conferenza stampa congiunta è stata chiesta semplificazione e meno burocrazia nella gestione delle domande per potere accedere ai contributi a fondo perduti previsti in seguito all’emergenza Covid-19.
.
Il Vicepresidente di Confcommercio Trentino Marco Fontanari ha aperto gli interventi ricordando i numeri potenziali della manovra: 84 milioni € a beneficio potenziale di circa 27 mila soggetti. “La sburocratizzazione doveva essere un obiettivo, invece ci troviamo ancora oggi a dovere combattere contro questo”, precisa Fontanari. “Abbiamo bisogno di strumenti più snelli e veloci. Non è più tempo degli appelli, devono arrivare azioni concrete. Il mondo delle imprese è pronto e chiede di essere aiutato laddove sia possibile, non vuole essere lasciato solo. Auspichiamo che la copertura ci sia per tutti: si tratta di un contributo che va ad indennizzare un danno generato dall’emergenza Covid, dal lockdown di cui le aziende non sono responsabili. La Provincia si è mossa ed ha messo in campo misure importanti. Ma il momento è straordinario e come tale necessita di interventi straordinari. Come le aziende dovranno ricorrere in questo periodo anche all’indebitamento, anche la pubblica amministrazione deve poterlo fare, tanto più che dal governo nazionale e dall’Europa giungono segnali di apertura e numeri importanti per le risorse messe a disposizione. Quello che chiediamo con forza è un cambio di mentalità, ed una maggiore considerazione delle imprese: la burocrazia in questa emergenza non deve far affondare definitivamente le imprese.”
Gli fa eco il presidente dell’ODCEC di Trento e Rovereto Pasquale Mazza: “Gli strumenti sono stati messi a disposizione, ma devono essere più snelli. Ad oggi abbiamo un timore che è quello del click day, sebbene sia stato scongiurato dall’assessore Spinelli, perché se così fosse non saremmo in grado di assistere i nostri clienti adeguatamente. E per questo è necessario che i fondi vengano rimpinguati nel caso in cui le domande vadano a superare il plafond iniziale. Altro tema è quello degli obblighi da rispettare dopo aver ricevuto il contributo: le aziende devono certificare di avere pagato i fornitori e di impegnarsi a mantenere la forza lavoro fino alla fine del 2021. Abbiamo segnalato da subito la complessità di questo adempimento; in parte, per quanto riguarda i fornitori l’adempimento è stato già alleggerito. Per quanto riguarda il rispetto dell’obbligo sul mantenimento della forza lavoro, molte imprese segnalano difficoltà nel prevedere che la struttura aziendale possa rimanere intatta anche in futuro, data la situazione con attività che sono riprese solo da pochi giorni. Va fatto qualche passo avanti nella semplificazione a cominciare dalla delega per la presentazione della domanda, che nella modalità attuale è ancora piuttosto complessa”.
Anche il direttore di Confcommercio Trentino Giovanni Profumo sottolinea l’importanza di non appesantire le imprese con procedure burocratiche troppo onerose: “Apprezziamo che la provincia abbia previsto misure di sostegno alle piccole realtà, altrimenti escluse dai provvedimenti nazionali. Siamo però preoccupati per le modalità di accesso a queste misure, che rischiano di diventare troppo onerose e quindi inutili. Le nostre imprese sono rimaste chiuse per mesi, e questo si traduce in un danno che difficilmente entro il 2021 potrà dirsi recuperato: se va bene, i ricavi potranno tornare forse ai livelli del 2018 o 2019, ma i guadagni saranno condizionati dai debiti che le aziende sono costrette a contrarre per superare questo momento difficilissimo”.