(AGENPARL) - Roma, 11 Dicembre 2025Si è svolto oggi a Roma, presso la sede istituzionale del CNEL, l’evento di presentazione del Rapporto ASviS sui Territori 2025. Il Rapporto, giunto alla sua sesta edizione, fotografa il divario tra Regioni, Province Autonome e Città Metropolitane e propone azioni concrete per rafforzare la capacità amministrativa, valorizzare le aree interne e rilanciare la transizione sostenibile.
In tale occasione, l’Agenparl ha intervistato Silvia Brini, ISPRA e coordinamento del Rapporto Territori.
«Nel Rapporto Territori ASviS 2025 abbiamo voluto mettere in evidenza le relazioni tra gli impatti del cambiamento climatico e l’aumento dei rischi sui territori. L’accento è stato posto sull’analisi e sulla valutazione dello stato e del trend degli indicatori climatici, sia sulla terraferma sia sul mare in Italia. Partendo da un’analisi retrospettiva fino ai dati più recenti, si passa poi agli scenari futuri basati sui diversi modelli internazionali utilizzati. La situazione risulta piuttosto preoccupante, con un trend in aumento soprattutto delle temperature sulla terraferma e sul mare, confermato anche dalle analisi di scenario.
L’Italia è un hotspot del cambiamento climatico nel Mediterraneo. Per questo, diventa fondamentale promuovere azioni di mitigazione e di adattamento a livello dei singoli territori, come evidenziato nelle analisi del Rapporto Territori ASviS, prestando particolare attenzione, negli interventi di adattamento, a evitare il cosiddetto maladattamento.
È stata inoltre sottolineata l’importanza del fenomeno della giustizia climatica e di come le nostre città — ma anche quelle di altri paesi europei — si stiano attrezzando per promuovere contenziosi in caso di danni significativi subiti a seguito del cambiamento climatico, nei confronti dello Stato nazionale, dell’Unione Europea o, in alcuni casi, delle società petrolifere.
Un altro elemento chiave, a livello operativo, è lo strumento della finanza sostenibile, che serve a evidenziare le esigenze di finanziamento e a supportare con risorse economiche gli interventi locali contro il cambiamento climatico, sostenendo al contempo le azioni di imprese e operatori finanziari, tenendo conto dei rischi climatici.
Questo tema è stato approfondito anche nell’intervento di AXA, successivo alla presentazione del Rapporto, che ha evidenziato il nuovo ruolo delle assicurazioni nel sostenere i territori, con particolare attenzione ai comuni più piccoli – sotto i 2.000 abitanti – dove alla desertificazione bancaria si sommano fragilità sociali ed economiche. In questi contesti, gli istituti di credito cooperativo possono rappresentare uno strumento fondamentale per sostenere interventi, azioni e lo sviluppo imprenditoriale locale, a beneficio dei territori e delle persone che vi abitano.»
