(AGENPARL) - Roma, 11 Dicembre 2025Focus Provincia Autonoma Trento
La Provincia Autonoma di Trento tra il 2010 e il 2024, mostra miglioramenti per agricoltura e alimentazione (Goal 2), istruzione (Goal 4), parità di genere (Goal 5), lavoro e crescita economica (G8), consumo e produzione responsabili (Goal 12). Peggiora la situazione di povertà (Goal 1), acqua pulita e servizi igienico sanitari (Goal 6), città e comunità (Goal 11), vita sulla terra (Goal 15) e giustizia e istituzioni (Goal 16).
La regione può raggiungere il 48% degli obiettivi quantitativi analizzati, per il 26% di questi invece la situazione è in peggioramento.
Il Rapporto “I territori e lo sviluppo sostenibile 2025” dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), presentato a Roma l’11 dicembre, presso il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), analizza il posizionamento, l’andamento nel tempo e la distanza di Regioni e Città metropolitane rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030. Sulla base di circa 100 indicatori statistici, affronta temi di grande rilievo e attualità per le politiche territoriali, tra cui: decarbonizzazione dei trasporti, dissesto idrogeologico, rigenerazione urbana, qualità dell’aria, infrastrutture verdi, politiche abitative e le politiche di coesione.
- L’andamento della Provincia Autonoma di Trento rispetto ai Goal dell’Agenda 2030
Gli indici compositi, che si basano sui circa 100 indicatori di base, forniscono indicazioni di sintesi sull’andamento degli SDGs dell’Agenda 2030. Per Provincia Autonoma di Trento si ha:
un forte miglioramento:
- per Istruzione (G4) aumentano le quote di persone che beneficiano della formazione continua (+5,4 punti percentuali tra il 2018 e il 2023), dei posti autorizzati nei servizi socio-educativi (+11,1 punti percentuali tra il 2013 e il 2022) e di diplomati (+5,0 punti percentuali tra il 2018 e il 2023);
- per Parità di genere (G5) aumenta la quota delle donne nel Consiglio regionale (+28,6 punti percentuali tra il 2012 e il 2024) e diminuisce il gender pay gap (il rapporto tra la retribuzione femminile e maschile aumenta di 1,8 punti tra il 2010 e il 2023);
- per Produzione e consumo responsabili (G12) aumenta la quota di raccolta differenziata dei rifiuti urbani (+20,3 punti percentuali tra il 2010 e il 2023).
un lieve miglioramento:
- per Agricoltura e alimentazione (G2) diminuisce l’eccesso di peso tra i minori (-8,6 punti percentuali tra il 2011 e il 2023) e aumenta la quota di Superficie agricola utilizzata investita in coltivazioni biologiche (+3,8 punti percentuali tra il 2015 e il 2023);
- per il Lavoro e crescita economica (G8) diminuiscono la quota di part-time involontario sul totale degli occupati (-3,9 punti percentuali) e dei NEET (-6,9 punti percentuali) entrambi tra il 2018 e il 2024.
una sostanziale stabilità:
- per la Salute (G3) diminuisce la probabilità di morire per malattie non trasmissibili (-3,9 punti percentuali tra il 2010 e il 2022), ma si riduce il numero di medici di medicina generale (-0,7 ogni 10.000 abitanti;
- per l’Energia (G7) è da sottolineare il limitato aumento della quota di energia da fonti rinnovabili sui consumi (+6,6 punti percentuali tra il 2012 e il 2022);
- per Imprese, innovazione e infrastrutture (G9) arriva all’83,4% la copertura della rete fissa di accesso ultraveloce a Internet nel 2024 e aumenta la specializzazione produttiva nei settori ad alta tecnologia (+1,7 punti percentuali tra il 2010 e il 2023), ma diminuiscono i prestiti a società non finanziarie e famiglie produttrici rispetto al PIL (-25,8 punti percentuali tra il 2011 e il 2023);
- per Disuguaglianze (G10) aumenta il tasso di occupazione giovanile (+7,9 punti percentuali tra il 2018 e il 2024), ma aumenta il carico socioeconomico della popolazione non attiva rispetto a quella attiva (l’indice di dipendenza strutturale registra +4,7 punti percentuali).
un peggioramento:
- per la Povertà (G1) aumenta la quota di persone in povertà relativa individuale (+0,9 punti percentuali tra il 2014 e il 202) e in povertà assoluta individuale (a livello ripartizionale);
- per l’Acqua (G6) aumenta la dispersione idrica (+11,4 punti percentuali tra il 2012 e il 2022);
- per Città e comunità (G11) aumenta la quota della popolazione esposta al rischio alluvioni e diminuisce il numero di posti KM offerti dal TPL (-800 posti circa tra il 2010 e il 2023);
- per Vita sulla terra (G15) continua ad aumentare la copertura del suolo (da 101,7 nel 2012 a 103,9 punti nel 2023);
- per Giustizia e istituzioni (G16) peggiorano quasi tutti gli indicatori analizzati. In particolare, diminuisce la partecipazione sociale (-9,0 punti percentuali tra il 2012 e il 2023) e aumentano le truffe e frodi informatiche (+2,2 casi ogni 1000 abitanti).
Tabella 1 – L’andamento della Provincia Autonoma di Trento – indici compositi

- La raggiungibilità entro il 2030 degli obiettivi quantitativi per la Provincia Autonoma di Trento
Nel Rapporto 2025 presentato lo scorso 22 ottobre, l’ASviS ha fornito anche un’analisi sulla raggiungibilità, entro il 2030, di 38 indicatori quantitativi specifici, inseriti in documenti programmatici europei e nazionali. La situazione critica del nostro Paese appare in modo chiaro. Dei 38 obiettivi analizzati, sul piano nazionale solo undici (il 29% del totale) sono raggiungibili e ventidue (58%) non appaiono raggiungibili.
In questo Rapporto sui Territori tale analisi è svolta con riferimento a 29 obiettivi quantitativi per Regioni e Province autonome e a 14 per le Città Metropolitane.
Nella Provincia Autonoma di Trento, se i trend di breve periodo (ultimi 3-5 anni) dovessero essere confermati nei prossimi anni, il 48% dei 27 obiettivi quantitativi risulterebbe raggiungibile/raggiunto, mentre il 7% presenta progressi moderati e per il 44% si registrano progressi insufficienti o addirittura un allontanamento dagli obiettivi.

Nello specifico per la Provincia autonoma si hanno:
- tredici Obiettivi raggiungibili/raggiunti: rischio povertà o esclusione sociale [T 1.2], utilizzo di fertilizzanti [T 2.4(b)], uso di pesticidi [T 2.4(c)], malattie non trasmissibili [T 3.4], uscita dal sistema di istruzione e formazione [T 4.1], servizi educativi per l’infanzia [T 4.2], donne nei consigli regionali [T 5.5(b)], energia rinnovabile [T 7.2], occupazione [T 8.5], NEET [8.6], copertura della rete ultraveloce [T 9.c], disuguaglianze di reddito [T 10.4], sovraffollamento negli istituti di pena [T 16.3];
- due con Progressi moderati: quota di coltivazioni biologiche [T 2.4(a)], gap occupazionale di genere [T 5.5(a)];
- quattro con Progressi insufficienti: laureati [T 4.3], gap occupazionale delle donne con e senza figli [T 5.4], consumi di energia [T 7.3(b)], feriti per incidenti stradali [T 11.2(a)];
- sette in Allontanamento: dispersione delle reti idriche [T 6.4], PIL per ricerca e sviluppo [T 9.5], trasporto pubblico [T 11.2(b)], popolazione esposta ad alluvioni [T 11.5], superamenti del limite di PM10 [T 11.6], consumo di suolo [T 15.3], durata dei procedimenti civili [T 16.7].
Obiettivi quantitativi della Provincia autonoma – per dimensione prevalente
L’analisi relativa alle quattro dimensioni evidenzia le maggiori criticità per quella ambientale, dove solo tre obiettivi su tredici obiettivi risultano raggiungibili/raggiunti. Positive, invece, sono le dimensioni economica e sociale con, rispettivamente, tre obiettivi su cinque e sei obiettivi su nove che risultano raggiungibili/raggiunti. La dimensione istituzionale presenta un obiettivo raggiungibile/raggiunto e uno in allontanamento.
