(AGENPARL) - Roma, 3 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 03 December 2025 GOLF
DP World Tour: F. Molinari, Manassero e Migliozzi in Sudafrica
De Leo, Mazzoli, Celli e Paratore all’Australian Open
Come da tradizione, in anticipo sull’anno solare, il DP World Tour questa settimana propone un doppio show (negli stessi giorni a Melbourne si disputerà il Crown Australian Open). In Sudafrica, Molinari, Manassero – entrambi al rientro dopo le recenti parentesi sul PGA Tour – e Migliozzi avranno di fronte avversari del calibro del norvegese Viktor Hovland (numero 13 al mondo), al debutto assoluto in Sudafrica, del canadese Nick Taylor (cinque successi sul massimo circuito americano), dell’inglese Marco Penge (secondo nella Race to Dubai 2025 alle spalle solo di Rory McIlroy), dello spagnolo Angel Ayora e dell’americano Will Zalatoris, per la prima volta in campo da maggio (l’ultima apparizione al PGA Championship) dopo un nuovo infortunio alla schiena. Tra i favoriti, inoltre, il nordirlandese Tom McKibbin, il britannico Laurie Canter e il cinese Haotong Li. Tredici i sudafricani nel field che inseguiranno l’impresa (l’ultimo golfista a imporsi davanti al pubblico di casa fu Branden Grace nel 2017), tra loro Thriston Lawrence e Aldrich Potgieter (runner up lo scorso anno). A difendere il titolo sarà, invece, lo statunitense Johannes Veerman.
Da Miller a Ballesteros (due affermazioni nella competizione), da Bernhard Langer a Nick Faldo, Ernie Els, Colin Montgomerie e Tommy Fleetwood. Questi e molti altri i campioni a segno nell’evento che Tiger Woods provò a far suo nel 1998 quando si arrese allo spareggio a Nick Price. Quanto agli italiani, da segnalare c’è che in Sudafrica, l’11 marzo del 2024, dieci anni e dieci mesi dopo l’ultima volta, Manassero è tornato a imporsi sul DP World Tour (sul percorso del Glendower GC di Dowerglen) trionfando nel Jonsson Workwear Open.
DP WORLD TOUR: DE LEO, MAZZOLI, CELLI E PARATORE ALL’AUSTRALIAN OPEN – Il DP World Tour rimane in Australia, dove si svolge a Melbourne dal 4 al 7 dicembre il Crown Australian Open, il più longevo torneo australiano, nato nel 1904 e giunto alla 108ª edizione, organizzato in combinata con PGA Tour of Australasia, al quale prendono parte quattro azzurri: Renato Paratore, Filippo Celli, Stefano Mazzoli e Gregorio De Leo.
Ottimo il field sul percorso del Royal Melbourne GC, che ospita la manifestazione per la 17ª volta, in cui calamitano l’attenzione in particolare Rory McIlroy, numero due mondiale, e numerosi giocatori della LIV Golf, oltre a quasi tutti i migliori di casa. Il nordirlandese, che si è imposto nel 2013, per concedere il bis dovrà superare la forte concorrenza dei membri della Superlega araba. Saranno al via Cameron Smith, Marc Leishman, Lucas Herbert e Matt Jones (a segno nel 2015 e 2019), che in LIV compongono il quartetto dei Ripper GC, il messicano Abraham Ancer (vincitore nel 2018) e gli spagnoli José Luis (Josele) Ballester e David Puig, reduce dal successo nel precedente Australian PGA Championship, che sono nella squadra di Sergio Garcia (assente), il cileno Joaquin Niemann (sua la gara nel 2023). E ancora lo statunitense Caleb Surratt, il neozelandese Ben Campbell, il colombiano Sebastian Muñoz, il messicano Carlos Ortiz e l’australiano Wade Ormsby. Senza dimenticare altri che hanno le carte in regola per essere altrettanto protagonisti come l’americano Jordan Spieth (due allori, 2014 e 2016) e Sean Crocker, i neozelandesi Ryan Fox e Daniel Hillier, l’inglese Danny Willett, il thailandese Kiradech Aphibarnrat, il canadese Aaron Cockerill e il giovane cinese Wenyi Ding, secondo alle spalle di Puig. Assente il defender, l’australiano Ryggs Johnston, che giocherà in Sudafrica.
Gli azzurri – I quattro italiani in campo sono al secondo impegno nella nuova stagione dopo aver preso o riconquistato la ‘carta’ per il circuito. Cerca conferme Gregorio De Leo, 25enne biellese, dopo la buona prova e il 14° posto a Brisbane, così come Mazzoli, 28enne milanese, che ha operato una bella rimonta finale (25°) e che durante l’anno ha partecipato con buoni esiti anche all’Asian Tour. Devono cercare immediato riscatto Paratore e Celli (nell’edizione precedente 27°) usciti al taglio la scorsa settimana.
La storia – Nel torneo più prestigioso della PGA Tour of Australasia, il primo riceve dal 1930 la Stonehaven Cup, donata da Lord Stonehaven, governatore generale dell’Australia dal 1925 al 1930. Oltre a McIlroy, Niemann, Ancer, Jones e Spieth, vi saranno altri sette past winner tutti australiani. Due sono in grado di puntare in alto, Cameron Davis (2017) e Adam Scott (2009) e gli altri, invece, hanno superato il momento migliore della carriera: Greg Chalmers (1998, 2011), il Major Champion Geoff Ogilvy (2010), John Senden (2006), Peter Lonard (2004) e Stephen Allan (2002). Nell’albo d’oro ricco di nomi di campioni di ogni epoca le imprese di due miti: i sette titoli di Gary Player tra i 1958 e il 1974, e i sei Jack Nicklaus tra il 1964 e il 1978. Nella graduatoria dei plurivincitori seguono con cinque Greg Norman e l’amateur Ivo Whitton, quest’ultimo in evidenza negli anni Trenta.
3 dicembre 2025
