
(AGENPARL) – Wed 08 October 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 08/10/2025, ore 16:29
Consiglio
Lavori Consiglio: Dimissioni del Vescovo 2, protezione dei ricci
**Mozioni di JWA Wirth Anderlan, Team K.** È ripresa questo pomeriggio, nel Consiglio provinciale di Bolzano, la discussione sull’ammissibilità della: Il vescovo Muser presenti subito le sue dimissioni (presentata dal cons. Wirth Anderlan il 05/09/2025), iniziata . Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha ringraziato per le informazioni ottenute nel collegio dei capigruppo, ritenendo che fosse stata data risposta alle sue domande presentate in aula. Ha chiesto poi al collega Colli se la questione dell’inammissibilità è legata alla rilevanza per i cittadini oppure alla mancanza di competenza del Consiglio.
Il presidente Arnold Schuler ha quindi invitato a proseguire il confronto tra capigruppo non completato questa mattina, e la seduta è stata interrotta. Al rientro,egli ha spiegato che ci si era confrontati sull’art. 113, che ha interpretazioni diverse e che si intende modificare, e che ai sensi del comma 3 ora lasciava la decisione al Consiglio provinciale: un consigliere poteva esprimersi per l’ammissibilità e uno contro. Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha chiarito che ci si era confrontati anche sui contenuti, nonché sul fatto che non era tutto chiaro su ammissibilità e inammissibilità e che non si voleva creare un precedente. il tema riguarda effettivamente i cittadini e le cittadine della provincia, come da comma 1b: egli avrebbe seguito la linea del presidente ed era quindi per l’ammissibilità, anche se contrario alla mozione. Contro l’ammisisbilità si è espresso Andreas Colli (Wir Bürger), che ha detto che il Regolamento era molto chiaro e che spettava al Consiglio decidere in merito con voto palese. A favore dell’inammissinbilitá si sono espressi 13 consiglieri, 17 hanno votato contro l’inammissibilità, quindi la mozione è stata trattata.
Jürgen Wirth Anderlan (JWA Wirth Anderlan), il promotore, ha quindi presentato la mozione, con cui chiedeva: Il Consiglio provinciale sollecita Ivo Muser ad assumersi concretamente la responsabilità dei fatti e a presentare quanto prima le dimissioni dalla carica di vescovo della diocesi di Bolzano-Bressanone. 2. Il Consiglio provinciale sollecita la Chiesa cattolica ad allontanare immediatamente il sacerdote in questione dalla cura pastorale e fare in modo che non possa mai più entrare in contatto con minori nell’ambito della sua attività. 3. Il Consiglio provinciale sollecita la Chiesa cattolica ad allontanare anche tutte le persone citate nel report sugli abusi da tutti i settori della Chiesa in cui possano entrare in contatto con minori. Apprezzando che continuasse a regnare la democrazia, Il consigliere ha detto che nella Chiesa ci sono tantissimi sacerdoti che svolgono un ottimo lavoro, ma vicende come quella di un sacerdote della diocesi di Bolzano-Bressanone avrebbe abusato per anni di una minorenne gettano un’ombra anche su di loro. Egli avrebbe indotto un adolescente ad avere rapporti sessuali con la vittima che il sacerdote in questione avrebbe filmato o fotografato: così si afferma nel report sugli abusi nella chiesa, presentato nel gennaio 2025, in cui si legge anche che il sacerdote è stato rilasciato dopo essere stato inizialmente sottoposto a custodia cautelare e agli arresti domiciliari. Come se non bastasse, dal 1° settembre 2025, questo sacerdote è stato nominato collaboratore pastorale nell’unità pastorale dell’Alta Val Pusteria: un’offesa alle vittime e un pericolo costante per tutti i bambini e le bambine che vi entrano in contatto. “Io capisco quelli che chiedono separazione tra politica e Chiesa, ma la chiesa stessa non si separa dalla politica”, ha concluso Wirth Anderlan.
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha parlato di “un pessimo momento per il Consiglio”, e ha difeso la separazione tra Chiesa e politica. Tuttavia, ha aggiunto, il regolamento interno impone di ammettere la mozione. Bisogna correggere la formulazione nel regolamento, anche per non creare un precedente che limita la democrazia. Anche durante la seduta congiunta le hanno dato fastidio certi sotterfugi. Il Consiglio non è la chiesa cattolica, che effettivamente non ha fatto abbastanza, ma questa è un’altra cosa.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha detto che si è discusso per due ore per i giochi di potere della maggioranza, che sbaglia anche a votare, e di cui la metà è assente perché al bar. Stato e Chiesa devono essere separati, ma questa separazione finisce quando ci sono abusi e quando devono essere tutelate le vittime. La popolazione è scandalizzata da quanto è successo e dalla reazione della Chiesa. Egli si asterrà in merito al vescovo, ma non sui punti 2 e 3: questi casi sono da elaborare.
Franz Ploner (Team K) ha detto che il tema li sta molto a cuore, ricordando una propria iniziativa sugli abusi sessuali. Stato e Chiesa sono indipendenti e sovrani nei rspettivi ambiti, e elaborazione della violenza sessuale richiede regolamenti adeguati e contesti di elaborazione indipendenti; la collaborazione delle persone coinvolte apporta un contributo decisivo al successo di tali processi. La Chiesa deve agire con trasparenza, e non un gioco a ping-pong tra politica e chiesa
Sandro Repetto (Partito Democratico) ha chiarito che il suo voto contro l’inammissibilità intendeva evitare una discrezionalità sull’accoglimento o meno di una mozione, e ha apprezzato che il presidente si fosse astenuto. Si è detto oi contrario alla mozione, in quanto non ci si può ergere a giudici ma bisogna riconoscere al Vescovo Muser di essere stato l’unico in Italia a fare un’indagine in merito e a pubblicarla.
Anna Scarafoni (Fratelli d’Italia) ha detto di aver votato contro l’inammissibilità, in quanto rispetta il punto b del Regolamento: questo argomento riguarda di fatto la popolazione dell’Alto Adige. Ció crea un precedente, in passato sono stati trattati argomenti che non avevano a che fare con la popolazione. Nel merito, lei è contraria, perché si tratta di due istituzioni indipendenti. In quanto alla proposta di non invitarlo alla festa di Natale, bisogna distinguere tra le singole persone e le cariche religiose: se non si invitasse, sarebbe Il consiglio a non avere un rapporto corretto con la Chiesa.
L’ass. Rosmarie Pamer (SVP), dai banchi dei consiglieri, si è riferita ai contenuti della mozione, riferendo che il tema è anche nel disegno di legge sugli organismi di garanzia che arriverà in aula a novembre. Si tratta soprattutto di misure per la prevenzione, ma anche dell’elaborazione.
Waltraud Deeg (SVP) ha sostenuto che come maggioranza si condanna ogni forma di abuso, e ha ripercorso il dramma delle persone abusate e private di fiducia e tutela. La protezione delle vittime è la prioritá assoluta, e il tema va valutato oggettivamente, ma non deve diventare politica. Si è dispiaciuta di come fossero andate le cose in aula, e ha ricordato il gruppo di lavoro istituito e la relativa attività, e ha chiesto di non fare politica sulle spalle di queste persone che chiedono e hanno il diritto alla giustizia.
Harald Stauder (SVP) ha evidenziato che il tema sta a cuore e merita un approfondimento, ma si riteneva che questa non fosse la cornice giusta. In Italia c’è una storia secolare di vicinanza tra Stato e Chiesa, ma nell’arco del tempo la relazione è cambiata e ora c’è un rapporto diverso, con separazione delle sfere di competenza, un notevole progresso per la società. Questo non significa che si debba tacere su certi problemi, soprattutto se si vede che lo sviluppo della società va nella direzione sbagliata.
L’ass. Philipp Achammer (SVP), dai banchi dei consiglieri, ha rilevato che ci si trovava nella situazione assurda di votare sulle dimissioni del Vescovo. Il consiglio deve fare tutto il possibile per condannare ed evitare gli abusi sessuali, ma votare sul tema è di un’assurditáà unica, cosí come non va bene mettere alla gogna la Chiesa e il vescovo; la proposta ha meno a che fare con i contenuti quanto con la provocazione. Ha invitato tutti i gruppi a darsi da fare per evitare che si giunga a queste situazioni ridicole.
Andreas Colli (wir Bürger) ha detto di aver letto il Regolamento interno e di ritenere che sia assolutamente sbagliato votare su una mozione come questa, anche a fronte della separazione tra stato e Chiesa. Il problema non si risolve con le dimissioni del vescovo. I preti vivono in una situazione di castitá che è anche una causa di questi abusi, ma se il Consiglio comincia a prendere decisioni su altre istituzioni, questo rappresenta un precedente. Questa mozione scredita il consiglio: egli non parteciperà alla votazione.
Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler Freiheit) ha detto di aver sentito spesso la parola “assurdo”, ma ciò che è veramente assurdo è che queste persone non vengano arrestate, in casi di pedofilia e abusi sessuali: altri reati non vengono mai prescritti, ma in casi come questi le conseguenze dovrebbero essere chiare e la politica deve chiedersi cosa va cambiato. Da padre, la situazione lo vede assolutamente contrario. Ha espresso dei dubbi sul punto (1) e ricordato, nel 500nario di Gaismair, che le persone hanno combattuto per separare Stato e Chiesa, e che non è giusto dire alla Chiesa cosa fare, cosí come non è giusto che il Cescovo faccia politica nelle sue prediche. Non avrebbe partecipato alla votazione sul punto (1), ma solo alle altreL’ass. Christian Bianchi (Forza Italia – uniti per l’Alto Adige) ha invitato a riflettere su cosa succederebbe se in questo momento il vescovo chiedesse le dimissioni di wirth Anderlan: ne verrebbe un grande scandalo. Il documento non ha senso. Egli ha quindi ricordato il forte impegno di papa Francesco contro gli abusi, e il fatto che il vescovo muser segue sulla stessa strada. I politici hanno il diritto di sollevare il tema e richiedere attenzione, ma un documento come quello in esame ha la sola finalità di finire sui giornali per esistere.
Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion), manifestando tolleranza zero per ogni abuso sessuale e difendendo il diritto di critica, ha asccusato il ptomotore di populismo, ritenendo la mozione una presa in giro per i cittaidni: non si è competenti in merito: Wirth amnderlan dice che è tirolese, ma ra le caratteristiche dei Tirolesi c’è anche l’onestá. Non avrebbe votato. A Rabensteiner ha detto che anche altri reati si prescrivono, come le baite sulle malghe e reati fiscali.
Il presidente Arnold Schuler si è detto convinto che sia stata presa la decisione giusta ai sensi del Regolamento, e ha respinto le affermazioni di Knoll secondo cui molti colleghi non sapevano come votare. Nella discussione si è distinto benissimo tra ammissibilità e contenuto della mozione, e questo è positivo. Chiesa e politica sono due istituzioni separate che devono restare tali, essendo questa una conquista, e nessuna delle due dovrebbe decidere per l’altra. Si è augurato per questo che la mozione venga respinta. Wirth Anderlan ha ringraziato l’opposizione e l’ass.Mair per aver rafforzato la democrazia, e annunciato che avrebbe continuato a presentare mozioni che ritiene giuste: questo è democrazia, e va accettato, Anche lui deve partecipare alla “simulazione di democrazia” che avviene in consiglio, se lui è in aula è perché gli altri hanno fallito negli ultimi 5 anni. La mozione è stata votata per parti separate e respinta: le premesse con 2 sí, 19 no, 4 astensioni (8 non votanti), il punto (1) con 1 sì, 19 no, 3 astensioni (10 non votanti), il punto (2) con 5 sì, 20 no 1 astensione (7 non votanti) e il punto (3) con 9 sí, 20 no (4 non votanti).
Franz Ploner (Team K) ha quindi presentato la Interventi urgenti per la protezione dei ricci (presentata dai conss. Ploner F., Köllensperger, Ploner A. e Rieder il 15/09/2025) per impegnare la Giunta 1. a vietare l’uso di robot tagliaerba quando fa buio/durante le ore notturne (ad esempio, a partire da mezz’ora prima del tramonto fino a mezz’ora dopo l’alba del giorno successivo); 2. a sancire lo status di protezione del riccio inserendolo nell’elenco A della legge provinciale 12 maggio 2010, n. 6 (legge di tutela della natura e altre disposizioni); 3. a effettuare un censimento della popolazione dei ricci presenti in Alto Adige (mappatura) sotto il coordinamento dall’Ufficio gestione fauna selvatica; 4. a organizzare corsi teorici e pratici della durata di più giorni per la cura dei ricci fragili, malati e feriti nonché per l’allevamento di cuccioli di ricci, svolti dal Servizio veterinario della Provincia ovvero dal Servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige; tali corsi saranno finalizzati a consentire ai/alle componenti delle associazioni ambientaliste e ai/alle volontari/e del settore di gestire centri privati per i ricci; 5. a sostenere la promozione di campagne informative e di sensibilizzazione (ad esempio progetti scolastici, serie di eventi nel Museo di Scienze naturali dell’Alto Adige). Il consigliere ha chiarito che il riccio fa ormai parte delle specie a rischio di estinzione: ciò è dovuto, oltre alla scarsità di insetti causata dai pesticidi, alla mancanza di un habitat adeguato nelle aree rurali per via della crescente impermeabilizzazione del suolo e dei pericoli del traffico stradale, anche a fattori quali l’aumento dell’inquinamento luminoso. Finora in Alto Adige non sono stati effettuati censimenti della popolazione di ricci, ma i dati raccolti nei Paesi europei limitrofi indicano che il loro numero è in costante diminuzione. Soprattutto al tramonto e durante la notte, i ricci sono a rischio a causa dei robot tagliaerba, poiché in caso di pericolo si appallottolano invece di fuggire. Per questo motivo, molte associazioni ambientaliste chiedono di non impiegare queste macchine di notte e preferibilmente di non usarle affatto.
Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha detto che quando si curano giardini e spazi verdi si vorrebbe tutto sterile e ordinato, ma poi ci si chiede perché mancano i ricci e altre specie che garantiscono la biodiversità. Biodiversità e prato da golf non sono compatibili. Importante è sensibilizzare la popolazione, senza divieti.
Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha chiarito che il riccio è un indicatore dello stato della biodiversitá, e condiviso l’opinione di Leiter reber sull’incompatibilitá di prati perfetti con lo sviluppo di quest’ultima. Chi elimina tutte le foglie morte dal giardino toglie ai ricci una fonte di sostentamento prima del letargo. Un problema è rappresentato poi dai robot tagliaerba. Avrebbe sostenuto la mozione.
Andreas Colli (Wir Bürger – Noi cittadini – Neus Zitadins) si è detto favorevole alla proposta, ma ha ritenuto problematico esercitare i controlli.
Sven Knoll (Süd-Tiroler freiheit9 ha ritenuto sensata la mozione, ma preferito una campagna di sensibilizzazione all’introduzione di un divieto, da introdurre in un secondo momento. Ha aggiunto che molti ricci muoiono sulla strada. Si potrebbe sensibilizzare anche i produttori dei robot tagliaerba, che dovrebbero fornire informazioni in merito in caso di acquisto.
L’ass. Luis Walcher ha evidenziato che in altri paesi europei già si fa qualcosa, ma ritenuto non opportuno introdurre divieti e norme rigide, è piú opportuno affidarsi a buon senso e sensibilizzare. Ha quindi accolto il punto (5), e ritenuto di doversi adeguare ad altri paesi europei che sensibilizzano di più. Giusto è sensibilizzare chi vende o acquista un tagliaerba; in quanto allo status di protezione, la Consulta ha stabilito in una sentenza del 2011 che la competenza è statale. Per un censimento e un monitoraggio non c’è personale sufficiente, e in quanto ai corsi, che andrebbero a vantaggio del personale di associazioni ambientaliste, c’è già presso Castel Firmiano un centro per la fauna protetta e sono previsti contributi, i corsi si possono tenere lí. Franz Ploner ha replicato che non intende vietare l’uso dei tagliaerba sempre, ma soprattutto per gli interventi nelle aree pubbliche, solo nelle ore notturne, come disciplinato a colonia. Sarebbe un esempio anche per i privati. la riforma dell’Autonomia, ha ricordato, prevede anche la competenza sull’Ambiente, quindi i rilievi in merito a costituzionalità e competenza cadrebbero. Del censimento si potrebbe anche incaricare l’EURAC. La mozione è stata messa in votazione per parti separate, ed è stato approvato solo il punto (5), con 33 sì e 1 no: premesse e altri punti sono stati respinti a maggioranza.
(continua)
**MC**
[Vai all’articolo online ›](https://www.consiglio-bz.org/it/comunicati-stampa/lavori-consiglio-dimissioni-del-vescovo-2-protezione-dei-ricci-mozioni-di-jwa-wirth-anderlan-team-k-251008)
Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
Sito web:[ www.consiglio-bz.org](https://www.consiglio-bz.org)
Hai ricevuto questa e-mail perché ti sei registrato all Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano.
[Apri nel browser](https://egjaabf.r.bh.d.sendibt3.com/tr/mr/7y65IpuAiNKi8aPuc601WUUmjtVNmCiV-pLNJajRomJgIi1KTks5xDEROuaDBpgJQX_GJc8Zvvy7CqQQ7ifUR2cBNxL8CFckps3f52mkUpHdOaAMq6q-8Zu5mGsvhE4v0E9NM8ypo2wzvo5REIFuf8xR9dIaaA_ULCoDVVbayu7gA1-jSP8Iazib-UfMYMJzF5rlprbjqQrB_fo3FWSvdB5oPJ2qY5BVV4HB7BLORGsi5U0) | [Annullare l’iscrizione](https://egjaabf.r.bh.d.sendibt3.com/tr/un/POXI05BtnKY3tIoIdrVr66eRn9u4e0TcPtBWiglUaEtofrKV9BUgKG2GKaRHbzuikS-dK4CcJ2D1YqU84W6dOPQZYlh7GoBmL-yd8UktKFhX5qlSZ4j9_kJTNA7u3zIzkVFUOD61oqDIwK38fuT1naCEvWWC7uBQSpxW1MNZas7ANwEq9NIIf4lKMBHhGsHOhLAaF2Q0Kg7NJrVAKcvxgmtLXTi7HsSUfbcO4x_UDU0Rtza4U_zUyd5mVlX4rgB6rXEGHz__elUt_PA)
Hai domande o commenti? Si prega di non utilizzare la funzione di risposta a questa e-mail, ma utilizzare il [modulo di contatto](https://www.consiglio-bz.org/it/contatti) per inviarci un messaggio.