
(AGENPARL) – Wed 08 October 2025 COMUNE DI PIACENZA
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Piacenza, 8 ottobre 2025
Oggetto: Nuovo regolamento per gli alloggi Erp, il Comune si adegua alle
normative regionali. L’assessora Corvi: “Tutela delle fasce deboli e sostenibilità”
E’ stata approvata in Giunta, per poi essere presentata alle Commissioni consiliari 1 e
3 in seduta congiunta il 9 ottobre (con discussione e approfondimenti fissati per
giovedì 16), la proposta del nuovo Regolamento per la gestione degli alloggi di
edilizia residenziale pubblica del Comune, che dovrà essere sottoposta per
l’approvazione definitiva all’assemblea consiliare. Come spiega l’assessora al Welfare
Nicoletta Corvi, “a partire dall’adeguamento necessario e non più prorogabile alle
recenti disposizioni regionali, abbiamo fatto una riflessione strategica sulla capacità
dell’Amministrazione di rispondere al bisogno abitativo dei nostri concittadini e
concittadine”. Di qui la scelta di accorpare in modo organico e razionale, in un unico
documento, i quattro distinti disciplinari che sino ad oggi normavano assegnazione e
gestione degli alloggi, mobilità degli assegnatari, uso degli immobili e determinazione
dei canoni di locazione.
“L’attenzione alla tutela delle categorie più deboli è un principio cardine del nuovo
Regolamento – aggiunge Corvi – nel quadro più ampio di una sostenibilità intesa a 360
gradi: sotto il profilo economico, a fronte di un patrimonio immobiliare in buona parte
vetusto, che richiede consistenti interventi di manutenzione e adeguamento, ma ancor
prima nell’ottica della solidarietà sociale e della dignità abitativa, perché il diritto alla
casa deve garantire per tutti la qualità di vita in un contesto salubre, accogliente e
sicuro. Per questo abbiamo voluto mettere a sistema non solo l’edilizia residenziale
pubblica, ma anche una pluralità di altre opportunità: alloggi sociali, di emergenza,
riservati a persone con disabilità o a donne vittime di violenza, vicinato solidale,
housing sociale, edilizia residenziale sociale, includendo inoltre l’accoglienza
abitativa di primo e secondo livello e le decisioni assunte in merito all’alienazione di
immobili comunali”.
Cosa cambia – Un unico bando di validità triennale, assegnazioni immediate per
gli alloggi disponibili
Il nuovo Regolamento introduce un cambiamento importante in termini di
accessibilità: a partire dal 2026 sarà emanato un unico bando di validità triennale. È
consentita la presentazione di una nuove domande esclusivamente per i nuclei in
condizioni di particolare vulnerabilità o emergenza abitativa.
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I nuclei familiari già in graduatoria possono presentare la domanda di aggiornamento
solo se si verificano variazioni che comportino un incremento del punteggio finale.
Questo meccanismo è fondamentale per garantire che la graduatoria sia sempre
aggiornata e rifletta l’effettivo aggravarsi della condizione di bisogno delle categorie
fragili.
“Anche durante il periodo di aggiornamento degli elenchi, dal 15 febbraio al 30 luglio
di ogni anno – chiarisce l’assessora Corvi – gli alloggi di cui Acer comunicherà la
disponibilità potranno essere consegnati subito agli aventi diritto”. Inoltre,
nell’attribuzione dei punteggi sono state aggiunte valutazioni sulle condizioni di
fragilità del nucleo, che prendono in considerazione particolari situazioni di
vulnerabilità: per fare solo alcuni esempi, da un Isee inferiore ai 4500 euro alla
presenza di persone con invalidità, dai nuclei monogenitoriali con figli a carico alle
famiglie numerose con oltre 4 componenti, dall’età avanzata (tutti oltre i 65 anni) ai
genitori separati che dimostrino il versamento stabile degli alimenti.
Cosa cambia – L’adeguamento dei canoni alle prescrizioni regionali
Il nuovo Regolamento recepisce le prescrizioni regionali in materia di canoni di
locazione. Per far fronte agli alti costi di manutenzione e sistemazione del patrimonio
immobiliare, in larga parte datato e bisognoso di interventi di manutenzione, è
previsto un adeguamento del canone oggettivo (la base su cui si calcola l’affitto
mensile). I valori di riferimento definiti dalla Giunta regionale per la nostra città si
attestano tra i 48 e i 70 euro al metro quadro; il nuovo Regolamento comunale ha
individuato come canone oggettivo un valore inferiore alla media tra questi due
estremi, pari a 56 euro al metro quadro, da riparametrare in relazione alla collocazione
dell’alloggio in un contesto urbano o frazionale e ad alcuni criteri qualitativi (ad
esempio, vicinanza ai servizi essenziali, livello del piano e dotazione di ascensore,
aree verdi e cortili, riqualificazione energetica).
Tale adeguamento è bilanciato inoltre da un sistema di scontistiche e fasce di
protezione
specificate
Regolamento
stesso.
L’obiettivo
primario
dell’Amministrazione è, infatti, quello di non gravare sulle categorie più fragili che
costituiscono la maggioranza degli assegnatari. Un aumento eccessivo del canone, se
non mitigato, genererebbe una maggiore morosità, compromettendo la sostenibilità
sociale e la dignità abitativa. L’adeguamento garantisce quindi un equilibrio tra la
sostenibilità economica del patrimonio e la capacità reddituale dei nuclei.
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Controllo dei requisiti e rispetto delle regole
Il nuovo Regolamento introduce criteri di esclusione e decadenza rigorosi, essenziali
per garantire la correttezza delle procedure e l’assegnazione degli alloggi a chi ne ha
effettivo bisogno. L’Amministrazione ha stabilito sanzioni chiare per chi non rispetta
le regole di accesso e permanenza negli alloggi Erp.
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