
(AGENPARL) – Tue 30 September 2025 Audizione della Uil Umbria: “Ridare dignità al lavoro e garantire
la sicurezza: no al massimo ribasso o a gare prive di certificazioni
adeguate”
(Acs) Perugia, 30 settembre 2025 – La Seconda e la Terza commissione
dell’Assemblea legislativa si sono riunite oggi pomeriggio in seduta
congiunta per l’audizione dei rappresentanti della Uil Umbria in
merito al “Protocollo regionale per la sicurezza e la qualità del
lavoro negli appalti pubblici della Regione Umbria”.
Il segretario generale della Uil Umbria, Maurizio Molinari, ha parlato
delle difficoltà dei lavoratori delle cooperative, anche per chi ha
un contratto a tempo indeterminato, a “passare attraverso trattative
lacrime e sangue non per quanto c’è scritto sul capitolato
d’appalto, ma per l’utilizzo del criterio del massimo ribasso, che
riduce il margine delle cooperative e gli stipendi stessi, lasciando i
lavoratori alle prese con grandi disagi in quanto, nonostante titolari
di una posizione lavorativa si trovano in difficoltà anche per
ottenere risorse dagli istituti di credito, rimanendo nella
impossibilità di affrontare il proprio futuro. Con il protocollo che
presentiamo all’attenzione dell’Assemblea legislativa noi vogliamo
ridare dignità al lavoro e garantire anche la sicurezza di chi
lavora, quindi no al massimo ribasso o a gare prive di certificazioni
adeguate. E in corso d’opera vi sia la possibilità che l’appalto
possa essere ritirato. La legge ‘2/2024’ ha bisogno di fare un
passo avanti. Chi ha un contratto a tempo indeterminato deve avere la
stessa busta paga indipendentemente dal cambio di appalto, non dover
ricominciare daccapo senza nemmeno sapere se il giorno dopo lavorerà.
Il protocollo, firmato da tutti i capigruppo in Regione, è di enorme
importanza, andiamo fino in fondo, integriamo la legge e facciamo un
salto di qualità, saremmo la prima Regione a mettere in campo una
legge che ridà dignità ai lavoratori ora privi di certezze quando
cambia l’appalto”.
SCHEDA
La Regione, in qualità di stazione appaltante, dovrà esaminare gli
appalti dando luogo ad incontri preventivi. Dovrà essere prevista
l’applicazione dei contratti collettivi nazionali e integrativi,
sottoscritti dalle organizzazioni sindacali comparativamente e
maggiormente rappresentative sul piano nazionale, questo risulterà
utile anche per affrontare il dumping contrattuale, un problema da
affrontare concretamente. Per quanto concerne l’edilizia va prevista
l’obbligatorietà dell’iscrizione alla Cassa edile. La clausola
sociale deve essere vincolante per tutte le stazioni appaltanti,
sempre orientata alla stabilità occupazionale e al riassorbimento del
personale. Va superato il criterio del massimo ribasso a fronte di un
ricorso al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Va
anche arginato il ricorso al subappalto, possibile causa di situazioni
di frammentazione delle responsabilità e l’indebolimento delle
tutele lavorative e previdenziali. La parte pubblica deve riconoscere
l’importanza della tracciabilità nei cantieri quale presidio di
legalità, sicurezza e regolarità contributiva. Nei capitoli speciali
di appalto relativi a lavori pubblici va dunque inserito l’obbligo
di applicazione delle procedure del ‘Cantiere trasparente’. Ogni
cantiere dovrà essere tracciabile, vigilato, regolamentato e abitato
da lavoratori consapevoli, protetti, formati e dignitosamente
retribuiti. Altri punti cardine saranno quelli della trasparenza, del
contrasto totale alle infiltrazioni della criminalità, la regolarità
contributiva e pagamenti e retribuzioni dignitose. PG
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80907
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