
UGL Telecomunicazioni: lettera al Ministero del Lavoro e Ministero delle Imprese e del Made in Italy per un incontro urgente sui rischi occupazionali legati all’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nel bando di gara Enel per le attivita’ dei contact center.
Nella giornata di ieri Stefano Conti, segretario nazionale di UGL Telecomunicazioni, ha inviato ai due ministeri
una lettera formale con richiesta urgente di incontro, dopo che 11 gg fa la stessa richiesta, risultata senza risposta, era stata inviata ad Enel, esprimendo forte preoccupazione per le conseguenze occupazionali derivanti dall’assegnazione della gara d’appalto per i servizi di Back Office e Quality Management nel Mercato Libero.
Il bando prevede infatti l’applicazione di sistemi di Intelligenza Artificiale per aumentare l’automazione nei processi di customer care, con la possibilità di ricorrere a un numero inferiore di addetti rispetto alla forza lavoro attuale. Una scelta che, secondo il sindacato, rischia di produrre esuberi diretti e indiretti, innescando un “effetto domino” sull’intero settore dei contact center, già caratterizzato da forti criticità.
Conti richiama l’importanza della clausola sociale applicata per salvaguardare l’intero perimetro occupazionale, che in questi anni ha permesso di tutelare migliaia di posti di lavoro, e ribadisce come l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale debba essere gestita con una visione antropocentrica, a supporto del lavoro umano e non in sua sostituzione.
Il segretario sottolinea anche la contraddizione tra la solidità dei risultati finanziari di Enel, che nel primo semestre 2025 ha registrato ricavi per 40,8 miliardi di euro (+5,4% rispetto al 2024), con un utile netto ordinario atteso tra i 6,7 e i 6,9 miliardi per l’intero anno, e la scelta di spingere su gare che potrebbero generare forti impatti sociali.
Un paradosso – scrive Conti – per un gruppo a partecipazione pubblica che nel proprio Codice Etico si dichiara attento ai temi dell’inclusione, della diversità e della tutela delle categorie più vulnerabili, tra cui la forza lavoro femminile, prevalente nei contact center.
Per UGL Telecomunicazioni è quindi necessario convocare al più presto un tavolo interministeriale con istituzioni, sindacati e committenti, al fine di individuare soluzioni condivise che garantiscano un equilibrio tra innovazione tecnologica e tutela occupazionale.

