
(AGENPARL) – Fri 12 September 2025 Comando Provinciale Carabinieri Palermo
Palermo, 12 settembre 2025
COMUNICATO STAMPA
SORPRESA SOTTO LA TETTOIA: I CARABINIERI COLGONO IN
FLAGRANZA SPACCIATORE
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo hanno arrestato in flagranza un 23enne, palermitano, già noto
alle forze dell’ordine, accusato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante un servizio di controllo, nel quartiere Noce, una pattuglia di motociclisti dell’Arma è stata attirata da
un odore sospetto proveniente dalle vicinanze di un’abitazione, pertanto, insospettiti hanno deciso di fermarsi
e osservare da una posizione discreta. È stato allora che hanno assistito al gesto furtivo dell’uomo che stava
nascondendo dei sacchetti sotto una tettoia, cercando di sfuggire ad occhi indiscreti. Questo movimento non è
passato inosservato e ha spinto i Carabinieri ad intervenire immediatamente con un controllo approfondito.
Dopo aver assistito all’occultamento, i militari hanno bussato alla porta dell’abitazione dello spacciatore. che,
colto di sorpresa, non avrebbe mai immaginato il colpo di scena, quando i Carabinieri si sono diretti in modo
deciso verso la tettoia dove, poco prima, aveva nascosto la droga.
I militari hanno recuperato più di 1 kg di sostanza stupefacente, abilmente occultata in dei sacchetti sotto la
tettoia. In particolare i militari hanno rinvenuto e sequestrato: 7 panetti di hashish, una busta contente
marijuana, quasi 40 dosi tra marjuana e hashish, già confezionate e pronte per essere immesse nel mercato
della droga.
Lo stupefacente sequestrato è stato inviato al Laboratorio di Analisi di Sostanze Stupefacenti del Comando
Provinciale Carabinieri di Palermo per le analisi qualitative e quantitative.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo ha convalidato l’arresto disponendo per il
23enne la misura cautelare degli arresti domiciliari.
È obbligo rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e
che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita
solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai
principi costituzionali di presunzione di innocenza.