
(AGENPARL) – Thu 11 September 2025 Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile, sul tentativo in atto da
parte del disegno di legge 1552 di deregolamentare l”attività
venatoria.Grazie per l’attenzione. Federica Cingolani.
*Caccia: Ronchi, in atto un preoccupate tentativo di controriforma*
*Il disegno di legge 1552 punta a facilitare l’attività venatoria senza
preoccuparsi della tutela prioritaria della fauna selvatica in declino*
Una vera e propria controriforma per deregolamentare la caccia che punta a
facilitare l’attività venatoria, senza occuparsi della priorità della
tutela della fauna selvatica, un patrimonio in condizioni di declino. Così
Edo Ronchi, Presidente della Fondazione Sviluppo sostenibile definisce
il *“preoccupante
tentativo”* di stravolgimento della Legge 157 che regola, insieme, la
protezione della fauna selvatica e l’attività venatoria, operato dal
disegno di legge 1552 attualmente all’ esame del Senato.
“*A differenza della legge 157, questa controriforma -*dichiara Ronchi-*punta
a facilitare l’attività venatoria, senza occuparsi della priorità della
tutela della fauna selvatica che è in condizioni critiche, sottoposta anche
alle pressioni preoccupanti dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e
dei pesticidi usati in agricoltura, al punto che molte specie sono
diventate scarse e diverse sono a rischio di estinzione.”*
Il disegno di legge, citando l’eccessiva diffusione dei cinghiali, contiene
un elenco sostanzioso di misure di controriforma. In particolare
l’ampliamento ad intere province degli ambiti territoriali dei cacciatori;
la possibilità di ampliare i territori per la caccia, ove risultassero
regionalmente “troppo limitati”; l’eliminazione dell’obbligo di scelta del
tipo di opzione di caccia; l’autorizzazione ad usare strumenti ottici o
optoelettronici per la caccia agli ungulati e l’abolizione del divieto di
caccia agli ungulati sui terreni coperti dalla neve ed anche di quella nei
valichi montani interessati dalle rotte di migrazione, salvo specifici e
limitati casi; la possibilità di allungare i calendari venatori e di
allargare l’elenco delle specie cacciabili, bypassando il parere tecnico
dell’ISPRA che verrebbe eleminato completamente per la definizione
dell’elenco delle specie cacciabili, affidata ad un atto esclusivamente
politico, un DPCM.
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Federica Cingolani
Ufficio Stampa
Via Garigliano, 61/a, 00198, Roma