
(AGENPARL) – Tue 02 September 2025 N. 148 – 2 Settembre 2025
CINGHIALI, COLDIRETTI CUNEO: ADESIONI MINIME ALL’APERTURA ANTICIPATA DELLA CACCIA
Fondamentale aumentare gli abbattimenti per fronteggiare l’emergenza.
Risultano veramente pochi gli istituti venatori (ambiti territoriali di caccia, comprensori alpini, aziende faunistico-venatorie e aziende agrituristico-venatorie) che, stante il recente provvedimento adottato dalla Giunta regionale, applicheranno quanto previsto dall’Ordinanza del Commissario straordinario alla peste suina africana, anticipando la caccia programmata al cinghiale a partire dal 1° settembre 2025. In particolare, nella provincia di Cuneo hanno aderito solo alcune aziende faunistico-venatorie, mentre nessun Ambito Territoriale di Caccia (ATC) e nessun Comprensorio Alpino (CA). Un numero esiguo, a fronte di un provvedimento utile ad abbattere quanti più cinghiali possibile, vista la situazione di emergenza che imperversa nei nostri territori. È quanto afferma Coldiretti Cuneo in merito all’adeguamento del calendario venatorio.
“In via ordinaria il calendario prevede l’avvio della caccia il 21 settembre o il 1° ottobre, quindi questa possibilità di anticipo è sicuramente utile a fronteggiare una condizione di elevata problematicità, riconducibile al numero sempre troppo alto di cinghiali presenti in Piemonte. Applicare tale ordinanza sarebbe funzionale sia a evitare nuovi casi di peste suina africana, sia a contenere i danni che i cinghiali continuano a provocare alle imprese agricole che, oltretutto, come già denunciato in riferimento alla scorsa annata, non hanno percepito dalla Regione neppure il risarcimento integrale delle perdite subite”, dichiara Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo.
“Nel 2024 i danni ammontavano a 4 milioni e mezzo, dato in crescita rispetto al 2023. Una situazione che, dunque, crea criticità sanitarie, continua a generare elevati rischi per l’intera filiera agroalimentare regionale collegata al settore suinicolo, incrementa i pericoli in termini di incolumità pubblica per effetto degli incidenti che i cinghiali possono provocare e produce danni ingenti alle coltivazioni, con significative ripercussioni economiche sulle imprese agricole. Tutto ciò richiede azioni straordinarie non più rinviabili”, aggiunge Francesco Goffredo, Direttore di Coldiretti Cuneo.
Ufficio Comunicazione
COLDIRETTI CUNEO
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