
L’avvocato di Milorad Dodik, Goran Bubić, ha dichiarato che la decisione della Commissione elettorale centrale (CEC) di porre fine al mandato del presidente della Repubblica Serba (RS) non è ancora esecutiva. La sua dichiarazione, rilasciata all’agenzia di stampa Srna, arriva in un momento di forte incertezza politica dopo la sentenza della Corte bosniaca che ha rimosso Dodik dal suo incarico.
Secondo Bubić, la decisione della CEC, datata 6 agosto, è stata notificata all’ufficio del presidente l’11 agosto, ma non è stata ancora consegnata formalmente al suo avvocato, nonostante la procura sia stata depositata prima della sessione del 6 agosto. Poiché la notifica legale è un requisito fondamentale per l’esecutività di qualsiasi decisione giudiziaria, l’avvocato sostiene che, a oggi, la sentenza non ha ancora prodotto conseguenze legali.
La differenza tra definitività ed esecutività
Bubić ha voluto chiarire la differenza tra la definitività e l’esecutività di una decisione. Sebbene il verdetto della CEC possa essere considerato definitivo, non può essere applicato fino a quando non viene notificato correttamente alla parte interessata, in questo caso l’avvocato di Dodik. Questo significa che, secondo Bubić, la decisione della CEC non ha ancora efficacia giuridica.
Il legale ha specificato che questa posizione non entra nel merito della posizione personale di Milorad Dodik riguardo alle decisioni della Corte, ma si concentra esclusivamente sugli aspetti procedurali e sulla legalità della notifica.
La situazione, che si aggiunge alle crescenti tensioni tra le istituzioni centrali della Bosnia-Erzegovina e la Repubblica Serba, lascia aperta una questione cruciale sulla legittimità dell’attuale posizione di Dodik e sulle sue future azioni politiche.