
(AGENPARL) – Mon 25 August 2025 Nota dei consiglieri regionali di opposizione
(Acs) Perugia, 25 agosto 2025 – “Rifiuti all’idrogeno,
l’Umbria non può essere cavia di esperimenti che ricadranno sui
cittadini”. È quanto dichiarano i consiglieri regionali Enrico
Melasecche, Donatella Tesei (Lega Umbria), Nilo Arcudi (Tesei
presidente – Umbria Civica), Eleonora Pace, Paola Agabiti, Matteo
Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza, Andrea Romizi
(Forza Italia).
“Con la delibera di Giunta numero 831 del 13 agosto 2025, proposta
dall’assessore all’Ambiente Thomas De Luca, la Regione Umbria –
spiegano i consiglieri regionali – ha scelto di affidarsi alla
trasformazione dei rifiuti in idrogeno. Una decisione presentata come
rivoluzionaria, ma che in realtà rischia di rimanere un annuncio
vuoto, con l’unico effetto concreto di far lievitare i costi a
carico delle famiglie umbre. Oggi nel nostro Paese non esiste alcun
impianto di questo tipo in funzione. L’unico progetto in fase
avanzata è quello di San Nazzaro dei Burgundi, legato alla raffineria
Eni e sviluppato dalla società internazionale Maire Tecnimont –
NextChem, sostenuto da oltre 300 milioni di euro nell’ambito
dell’Ipcei. Si tratta di un’iniziativa ancora sulla carta, non
completata né collaudata, che dovrà dimostrare la propria efficacia.
Pensare di trasporla in Umbria in tempi rapidi e a costi inferiori
significa illudere i cittadini. Secondo le stime più realistiche,
occorrerebbero non meno di otto anni per arrivare a un impianto
operativo. Nel frattempo, l’unica strada sarebbe ampliare le
discariche già esistenti, con conseguenze ambientali molto gravi e
con una Tari destinata a impennarsi senza offrire alcun beneficio
immediato. Le riserve espresse da Rossano Ercolini, fondatore di
‘Rifiuti Zero’ e riconosciuto a livello internazionale come
riferimento dell’ambientalismo, confermano che siamo davanti a una
tecnologia ancora aleatoria, presentata con toni trionfalistici, ma
priva di solide basi. È la dimostrazione che la Giunta sta portando
la Regione verso un salto nel buio, una scommessa senza garanzie che
rischia di trasformarsi in una beffa per tutti gli umbri”.
“Non passa inosservato, inoltre, – sottolineano i consiglieri di
opposizione – il cambio di atteggiamento dell’assessore De Luca: lo
stesso che, quando all’Auri sedeva Antonino Ruggiano, non lesinava
critiche feroci, oggi difende un progetto inconsistente, che non ha
certezze né sul piano tecnico né su quello finanziario. In tutta
Europa, la strada intrapresa per chiudere davvero il ciclo dei rifiuti
sono i termovalorizzatori di nuova generazione, che riducono in modo
significativo l’uso delle discariche, producono energia in maniera
sicura e garantiscono risultati immediati”.
“L’Umbria – concludono i consiglieri regionali di opposizione –
non ha bisogno di sperimentazioni azzardate o di scenari futuristici
privi di basi, ma di soluzioni concrete e già collaudate, in grado di
rispettare l’ambiente e allo stesso tempo di tutelare i cittadini da
ulteriori aggravi economici. Per questo chiediamo alla presidente
Proietti di ritirare senza indugio un progetto destinato al
fallimento, che rischia di trasformarsi in un boomerang devastante per
la nostra regione”. RED/dmb
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80676
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