
(AGENPARL) – Thu 21 August 2025 Signore e signori, carissime concittadine e carissimi concittadini,
oggi la comunità fioranese si stringe insieme per dare l’ultimo saluto a Egidio Pagani, non solo un ex-sindaco, ma una figura che ha segnato in modo indelebile la storia della nostra città, dedicando interamente la sua vita al servizio delle istituzioni e alla cura della comunità.
Fin da giovanissimo ha intrapreso un cammino poi diventato lunghissimo, intenso, costellato di responsabilità affrontate sempre con passione, tenacia e grande senso del dovere.
Sotto la sua guida, prima come assessore poi come sindaco, dagli anni 70 fino ai primi anni del 2000, Fiorano ha conosciuto una stagione di crescita e trasformazione che ne ha ridefinito il volto. La scuola, la cultura, l’associazionismo, la valorizzazione del patrimonio storico e artistico sono stati ambiti nei quali Egidio ha creduto profondamente e per i quali ha lavorato senza sosta. In quegli anni difficili e allo stesso tempo fecondi, il nostro paese ha conquistato un ruolo da protagonista nel distretto ceramico.
Ora darò lettura del ricordo del Sindaco Marco Biagini che oggi, per cause di forza maggiore non può essere presente fisicamente, ma che è vicino alla sua comunità in un momento di così grande sconforto:
“Buongiorno a tutti, oggi è un giorno triste per la nostra comunità, che perde una delle persone che maggiormente hanno contribuito allo sviluppo di fiorano per oltre trent’anni, tra il ruolo di assessore con Giovani, quello di sindaco per 24 anni, e gli ultimi 5 come presidente del consiglio comunale e assessore in provincia.
Per chi è più giovane è difficile immaginare come fosse Fiorano nei decenni scorsi, quali fossero le sfide, le difficoltà, quali il sentimento dell’epoca e il clima civile in cui operare. Oggi invece è facile pensare, pur non senza contraddizioni e nodi da sciogliere o stringere, a quante comunità regionali differenti, dalla Puglia, dalla Campania, dalla Sardegna, dalla Calabria, o successivamente da altri paesi del mondo come Maghreb o Ghana, Albania, Senegal, Romania o Polonia, (giusto per indicare i paesi con maggiori flussi in entrata a Fiorano) siano positivamente integrate e miscelate nel nostro paese, divenuto nel frattempo città, grazie a lavoro, scuola, occasioni culturali e sociali, pervasività del tessuto sociale. Queste cose però non avvengono per caso, in autonomia e senza sforzo. Richiedono visione, impegno, tessiture fini e partecipazione convinta. Fiorano è divenuta ciò che è oggi, in un quadro anche di difficoltà e scosse cicliche, grazie a persone come il sindaco Pagani, che con le sue squadre di giunta ed i consigli comunali delle varie amministrazioni, ha cercato e conquistato l’idea di un comune piccolo ma non periferico, all’interno di un distretto industriale ceramico e meccanico da sostenere e difendere.
Oggi noi, con una cerimonia che ha tutti i crismi della solennità e della riconoscenza a una figura fondamentale in questo quadro di sviluppo ed evoluzione, sentiamo credo tutti la necessità di tributare i giusti meriti a chi se ne è andato con troppa fretta e per qualcuno in modo improvviso. Gli ultimi tempi di forte e convinto impegno per il circolo Nuraghe e per l’associazione Club Amici di Fiorano, di cui era presidente e per la cui rinascita si era impegnato, insieme con i comitati per la pace, testimoniano un’ energia mai sopita ed un impegno che non è mai cessato con la conclusione fisiologica dei ruoli pubblici, ma che era intrinsecamente legato alla persona, all’uomo, all’Egidio Pagani di Fiorano che aveva smesso i completi eleganti da sindaco ma che viveva Fiorano presso le sale di Villa Cuoghi, armato di tuta con passeggiate alle Salse di Nirano, diviso nei mesi estivi o in altre occasioni con la amata Sardegna.
Come primo cittadino pro tempore di Fiorano non posso che sentire l’enorme carico di testimonianza ed eredità vitale per contribuire nei tempi attuali al benessere, sviluppo e difesa del nostro territorio, per accrescere e tutelare i diritti dei cittadini e per consegnare a chi verrà dopo un paese migliore, certo che l’esempio di chi oggi salutiamo sia da sprone ed esempio costruttivo per i giorni a venire.
Alle persone care, che prima dei cittadini e conoscenti, avvertono la perdita e il vuoto di chi ci ha lasciato, sento di voler rivolgere un caloroso abbraccio ed un non rituale ma sentito augurio di trovare conforto e sostegno in tutti gli attestati di vicinanza, affetto e amicizia che si affacciano in queste ore, certi che ciò che è stato fatto non svanisce con la dipartita corporale ma ne ritrova sfumature e pieghe di senso in una prospettiva futura.
Un saluto al sindaco pagani, a Egidio, a Susanna, a ciò che in vita è stato curato e coltivato con cura e impegno in tanti anni di servizio per noi e per la nostra comunità.
Firmato il sindaco Marco Biagini”
Oggi Egidio Pagani viene ricordato da centinaia di persone, sono stati scritti e pubblicati messaggi di cordoglio da parte di diverse forze politiche, a dimostrazione che quando si lavora con rispetto, correttezza e trasparenza e mettendo sempre al primo posto il bene della comunità, viene lasciato un segno che va oltre le divisioni e l’eredità diventa condivisa.
Come vicesindaca, a nome mio, della Giunta e dell’intera Amministrazione comunale, desidero esprimere una vicinanza sincera alla moglie Susanna, ai familiari e a tutti i suoi cari e sottolineare un ringraziamento profondo per tutto ciò che Egidio ha fatto.
Caro Egidio, Fiorano oggi è anche il frutto del tuo impegno e della tua capacità di pensare in grande, di guardare oltre, di credere in una comunità inclusiva, solidale e viva.
Ci lasci l’eredità di una vita spesa con coraggio e generosità. Le tue scelte, il tuo esempio e il tuo amore per Fiorano resteranno patrimonio condiviso della nostra città.