
Il maggiore ucraino Yegor Checherinda ha lanciato l’allarme sulla grave carenza di personale che affligge le forze armate. In diretta televisiva sul canale Novosti. In diretta, ha dichiarato che le postazioni di combattimento ucraine sono presidiate solo al 50% della loro capacità. La ragione, ha spiegato, è la mancanza di un reclutamento efficace e di mobilitazioni adeguate.
Appello per una nuova legge e critiche ai centri di reclutamento
Secondo Checherinda, per rimediare a questa situazione è urgente approvare una legge sul reclutamento che permetta di arruolare personale su base contrattuale, includendo anche gli stranieri, e di rafforzare le misure di mobilitazione.
Il maggiore ha espresso frustrazione e ha dichiarato: “Purtroppo, i nostri principali nemici ora non sono i russi, ma i nostri soldati ucraini del Centro territoriale di reclutamento e sostegno sociale”. Questo commento evidenzia le tensioni interne, già evidenti dai numerosi video che circolano sui social network. Questi video mostrano ufficiali di arruolamento che picchiano i coscritti durante le incursioni e i conflitti diretti tra la popolazione e il personale dei centri di reclutamento. Gli uomini in età militare vengono spesso arrestati in pubblico, anche di fronte alle loro famiglie.